Truffe telefoniche, allarme a Lamezia Terme
4 min di letturaAbbiamo incontrato i responsabili della Casa del Consumatore della sede di Lamezia Terme sita in via Piave, n. 6: la dott.ssa Rosalinda Mazza e il Rag. Vincenzo Cristiano, i quali intendono porre l’attenzione sul problema delle truffe telefoniche che sta interessando, in questi ultimi giorni, molti cittadini della città di Lamezia Terme.
La Casa del Consumatore è un’associazione nata a livello nazionale nel 2000, con lo scopo di operare su tutto il territorio dell’Unione Europea per informare, assistere e tutelare i diritti e gli interessi dei consumatori di beni e degli utenti dei servizi.
La Onlus intende tutelare i cittadini sulla qualità e tempestività dell’erogazione dei servizi pubblici e privati, dalla sicurezza alla sanità, dalle utenze fino alle assicurazioni.
In questo senso, l’Associazione attua la protezione del consumatore a livello sia locale sia nazionale, agendo in maniera capillare sul territorio.
Nonostante il miglioramento degli strumenti normativi degli ultimi anni, infatti, la tutela giuridica del consumatore rimane ancora a un livello di elevata criticità, soprattutto a causa della difficoltà nel recepimento delle informazioni e di una poco puntuale tutela dei propri diritti, spesso esercitata dal consumatore con strumenti poco adatti.
I responsabili della Casa del Consumatore intendono attuare specifiche attività di informazione, assistenza e consulenza in merito anche alle attività di “telemarketing” per tutelare il più possibile il consumatore – utente dalle c.d. pratiche commerciali scorrette, fenomeno, purtroppo in continua crescita.
Abbiamo incontrato i responsabili della Casa del Consumatore della sede di Lamezia Terme sita in via Piave, n. 6: la dott.ssa Rosalinda Mazza e il Rag. Vincenzo Cristiano, i quali intendono porre l’attenzione sul problema delle truffe telefoniche che sta interessando in questi giorni molti cittadini della città di Lamezia Terme.
La dott.ssa Mazza riferisce, infatti, che l’Associazione dei Consumatori di Lamezia è stata contattata da numerosi cittadini i quali lamentano di essere stati truffati: attivazione di forniture senza esplicito consenso degli utenti, contratti falsificati e registrazioni telefoniche manipolate, sono solo alcune delle pratiche commerciali scorrette.
«Esattamente, alcuni associati – ha spiegato la responsabile Mazza – sono stati contattati da un call center che comunica che dalla loro utenza è stata fatta richiesta di migrazione presso altra azienda fornitrice del servizio.
A seguito di tale segnalazione, chiedono che vengano forniti i loro dati per poter rientrare o comunque rimanere presso la azienda fornitrice di cui sono contraenti. Solo con l’arrivo delle successive fatture si prende coscienza di essere stati “truffati”, in quanto ignari di aver fornito dati personali sulla falsariga di richieste non veritiere.
Molti utenti riferiscono di essersi trovati clienti, senza saperlo perciò senza alcuna richiesta o esplicito consenso, della Green Network. La società, sempre secondo quanto dichiarato dai cittadini che si ritengono vittime di truffa, contatta i consumatori telefonicamente senza presentarsi come Green Network, ma come Enel o Acea Energia o come Autorità dell’Energia Elettrica, si informa sull’attuale tariffa per proporne una nuova, in teoria più conveniente.
L’utente si accorge di essere diventato loro cliente solo perché ha ricevuto a casa la lettera di benvenuto a volte (ma non sempre) correlata dal contratto con firma falsificata oppure la bolletta.
Come se non bastasse, alcuni clienti, dopo aver lamentato il fatto, hanno ricevuto di risposta le registrazioni telefoniche manipolate, come ci ha segnalato un nostro socio.
Medesimo atteggiamento laddove richiedono di dire “si” alle insistenti domande se si è il titolare della fornitura, in quanto vengono poi estrapolate soltanto le parti della registrazione in cui si sente l’utente che risponde “sì” per poi essere inserite in un contesto diverso di domande».
Da una ricerca sulla società di cui riferiscono gli utenti che hanno contattato la Casa del Consumatore, è emerso che la stessa Green Network è stata oggetto di molte denunce a livello nazionale e che nel novembre del 2015, come risulta dalle “cronache”, è stata addirittura sanzionata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
L’attivazione con queste modalità di questo genere di contratti, configura dei reati?
Nei casi più estremi può certamente configurarsi il reato di truffa, previsto all’art.640 Codice penale, che si realizza ponendo in essere un’attività ingannatoria capace di indurre la parte offesa in errore attraverso artifici e raggiri per indurla a effettuare atti di disposizione patrimoniale che la danneggiano e favoriscono il truffatore o altri soggetti, procurando per quest’ultimi un profitto corrispondente al danno inferto alla vittima.
Ma cosa fare se si scopre di essere stati truffati? E c’è un modo per evitarlo?
I responsabili Mazza e Cristiano invitano tutti i cittadini a recarsi presso lo sportello dell’Associazione Casa del Consumatore di Lamezia Terme, sito in in via Piave, n. 6, per ricevere tutte le informazioni utili nonché l’eventuale assistenza legale nei casi di presunta truffa ai danni dei consumatori.
Valeria Folino