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Turino (Calabria Sociale): Perchè il presidente della Sacal ha ancora la scorta?

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arturo de felice

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Gianfranco Turino, presidente di Calabria Sociale, interviene sul fatto che Arturo De Felice gode ancora della scorta dello Stato

Di seguito la nota stampa: “Nel mio ruolo di presidente di Calabria Sociale, ho appreso una notizia sull’aeroporto di Lamezia che mi ha lasciato stupefatto, ovvero quella che Arturo De Felice, ex-prefetto, ex-commissario, presidente Sacal, aveva o ha ancora una scorta pagata dallo Stato e quindi dal contribuente.

Ma, a quale titolo? E’un pensionato lautamente retribuito, nonché, ovviamente, stipendiato per l’esercizio dell’incarico dalla società di gestione, figura voluta, mi si scuso il passaggio, dalla politica regionale del Governatore Oliverio, quasi imposto in modo molto poco democratico. Oggi leggo dell’uscita di un bando di concorso, emesso dall’Ente handling, per un autista munito di porto d’armi per fare da accompagnatore al citato presidente.

E’ tutto vero? Forse, se c’è la scorta di stato evidentemente al presidentissimo non basta più. Come mai? Una risposta è necessaria in considerazione che la Sacal è ancora un bene pubblico.

Non penso e non credo che il citato personaggio, abbia o avesse bisogno di protezione, ma potrei anche sbagliare, anche se non è circolata nessuna notizia di lettere minatorie o di buste con proiettili.

Improvviso il bando, un documento che crea un increscioso interrogativo, a che serve? Evidentemente siamo stati catapultati indietro, nel tempo e nello spazio, per trovarci nel west americano dei primi anni del secolo dove sceriffi con tanto di stella e pistole, ranger e cacciatori di taglie, inseguivano fuorilegge e killer.

Oggi siamo nel terzo millennio. Ci spieghi, egregia Sacal il perché di una guardia del corpo, un bodyguard da film thriller, con funzioni d’autista?

Nella società handling, gli autisti ci sono, due per la cronaca, in precedenza già utilizzati in questo servizio, evidentemente non sono stati presi in considerazione perché non sono armati, non usano pistole con silenziatore a doppio caricatore bifilare, fucili a pompa o mitragliette delle forze speciali, non indossano corpetti antiproiettile e non hanno le tasche piene di volantini wanted.

Per favore non cadiamo nel ridicolo, con tutti i problemi di stabilità lavorativa, trasformazioni e occupazioni, la società va a consumare le sue risorse per una chiamata incredibile e, mi si consenta l’ardire, inutile.

De Felice, super pensionato e presidentissimo della società unica aeroportuale (Lamezia – Reggio Calabria e Crotone) teme ritorsioni per il fatto che è stato prefetto e commissario?

Vorrei proprio saperlo per capire sia la scorta di Stato che la fretta di assumere un autista tiratore scelto, salvo che quest’ultimo venga stipendiato direttamente da De Felice e di tasca propria; sperando che non sia un ennesimo costo societario, se così fosse non c’era alcun bisogno di un bando di concorso.

Invito da presidente di Calabria Sociale, ad essere seri.

Gli aeroporti calabri non godono di una buona salute, lo sappiamo tutti, ci sono temi e atti molto più urgenti e importanti di un autista armato, considerando che la Sacal ha già elementi che hanno svolto questa funzione in passato”.

Gianfranco Turino

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