Turismo: Calabria e Sardegna tra le mete “anti-Covid”
3 min di letturaMa c’è anche chi predilige i percorsi religiosi
Comunicato Stampa
Agosto è vicinissimo e gli italiani stanno prenotando le loro ferie ‘last minute’ tenendo particolarmente d’occhio alcuni criteri, come ovviamente la bellezza dei paesaggi, la natura incontaminata, la qualità dell’acqua marina e la praticabilità del distanziamento sociale.
Secondo una ricerca di Klaus Davi in collaborazione con la rivista di marketing Spot and Web, effettuata su 620 italiani uomini e donne tra i 18 e 65 anni e presentata nel corso della conferenza stampa “Promozione del turismo nella Locride” all’Hotel Excelsior di Reggio Calabria, per il Sud si prepara un agosto boom.
Stravincono le mete più selvagge ed esotiche che battono di gran lunga i luoghi più affollati.
In testa la Sardegna con la spiaggia di Budoni (SS), nel nord-est dell’isola, vicina a Golfo Aranci (20% delle preferenze). Segue la Calabria con Marina di Gioiosa Ionica, nella suggestiva Riviera dei Gelsomini della Locride (18%). Terza la Puglia con la candida Torre Chianca, nell’area marina protetta di Porto Cesareo, in provincia di Lecce (14%). Quarte le Isole Egadi, il celebre arcipelago siciliano, tra faraglioni e isolotti da favola (12%). Quinta Numana (AN), perla della Riviera del Conero nelle Marche (11,5%).
Sesto posto per Maratea (PZ), gioiello della Basilicata che si affaccia sul Golfo di Policastro (8%). Settima Cala Violina, caletta pittoresca e bellezza naturalistica della Maremma grossetana (5%). Ottava Monterosso, nelle Cinque Terre liguri, dotata di una spiaggia che garantisce tutti i crismi per la sicurezza sociale (4%). Nona Lido di Volano, uno dei sette lidi di Comacchio, nel ferrarese, poco nota e completamente libera (3%). Chiude la top 10 la spiaggia di Ca’ Roman, isola della Laguna Sud di Venezia, pressoché sconosciuta e dotata di un’oasi faunistica (1,5%).
Ma in questo periodo molti ne approfittano anche per andare alla scoperta di mete più particolari, cosiddette “spirituali”, all’insegna del turismo religioso, ideale per mantenere il distanziamento sociale e fare camminate salutari. La Via Francigena va per la maggiore, in particolare in borghi come San Miniato nella Val d’Elsa (18%).
Poi c’è l’itinerario di San Michele, a Monte Sant’Angelo, nel Gargano Pugliese (16%). Chiude il podio il “Cammino di Santa Rosalia” in Sicilia, che arriva all’eremo di Santa Rosalia alla Quisquina, in provincia di Agrigento (15%). Quarto il sentiero che da Montalto porta al Santuario della Madonna di Polsi, nell’Aspromonte calabrese (13%). Non può mancare il cammino di San Francesco che arriva ad Assisi (11%) mentre in sesta posizione abbiamo la serie di percorsi che raggiungono la Santa Casa di Maria a Loreto, nelle Marche (10%).
In provincia di Trento c’è il cammino di San Romedio (7%), che tocca alcuni luoghi spettacolari delle Dolomiti di Brenta, che precede in classifica il tour nella Valle delle Abbazie in Abruzzo, in provincia di Teramo (4%). Chiudono l’Eremo di Santa Caterina del Sasso sul Lago Maggiore (2%) e il Monastero di Valle Christi a Rapallo (1%), dove il paesaggio ligure assume tratti quasi irlandesi.