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UGL Calabria: la storia padronale è finita da un pezzo

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Perugini: l’aeroporto è ancora una risorsa per Lamezia Terme?

Bisogna pensare di essere nel nuovo millennio e ragionare con logiche innovative e non legate allo scorso secoloComunicato Stampa

Ci rendiamo sempre più conto della totale mancanza di conoscenza della SACAL SpA e GH SpA,i cui responsabili tentano, costantemente, di annullare la legittimità, disconoscendo il CCNL del settore, inventandosi regole assurde, ambigue che sono solo un costante attentato al lavoro e un annullo di ogni tipo di formula di collaborazione collettiva e di rispetto del singolo, sembra quasi una continuazione del modo d’agire dell’ex-presidente.

Esistono delle direttive statutarie che non possono svanire a piacimento aziendale per consentire a propri rappresentanti di dettare mansioni fuori dalle linee delle declaratorie di livello, proseguendo, in modo incoerente, a persistere in atteggiamenti superficiali e provocatori, questo è quanto si sta verificando sullo scalo di Crotone, gestito, con proverbiale assenza, dalla SACAL e pretendendo di far svolgere compiti la cui funzione esula dalla normativa dei livelli.

A tale scopo ricordiamo, che non è competenza degli impiegati la guida di un sollevatore o di altro mezzo composto, inoltre si tratta di impiegati di 4 livello, con definizione di mansioni specificate. Il dettarlo come ordine di servizio, via e-mail, non con una comunicazione scritta, è già un atto dubbio e improprio. Questa tipo di richiesta, mette in serio pericolo la sicurezza degli elementi, della struttura e dell’ambiente, contravvenendo a tutto ciò che è di competenza dell’ENAC in materia di svolgimento servizi. Gli impiegati comunque, non hanno ne l’abilitazione, ne tanto meno il patentino per guida di mezzi particolari per assistenza e di rampa, perché non sono categoricamente previsti nel loro livello. (Per maggiore conoscenza invitiamo la società e i suoi dirigenti e funzionari, aleggersi attentamente il contratto nella parte impiegati o addetti di scalo).

Sull’aeroporto pitagorico, la società e chi la rappresenta, ha dimenticato le garanzie di sicurezza singola e generale, proseguendo a stabilire azioni e richieste impegni che non rientrano nella normativa, che evidentemente non conosce. Riteniamo sia il momento che l’ente di stato cominci a controllare la gestione aeroportuale della SACAL in quel di Crotone, dove le scappatoie societarie per eludere la realtà sono un atto di continui abusi a cui bisogna categoricamente mettere un freno, per evitare disastrose e pericolose conseguenze con risultati dequalificanti per lo stesso aeroporto Krotoniate.

Invitiamo la società a far capire ai propri esponenti che siamo nel terzo millennio e non nel 900, la storia padronale è finita da un pezzo. E’ nostra intenzione, visti i fatti, procedere con denunzie dettagliate presso gli enti competenti.

red.

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