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UGL-TA: ancora disagi in aeroporto, si richiamino gli stagionali

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Ennesimo comportamento messo in essere dalla società di gestione aeroportuale nei confronti di passeggeri disabili, lasciati, senza assistenza, abbandonati in sala d’attesa o a bordo dell’aeromobile per tempi infiniti

Comunicato Stampa

Carenza di personale? Abbastanza strano! Una scusa senza fondamento. Ci sono gli stagionali, in attesa d’essere chiamati, fermi per motivi coronavirus.

Dove sono finiti, nonostante gli accordi discussi, siglati e accettati per il loro richiamo in servizio? la società dichiara che, essendoci in funzione la CIGS non si può ricorrere agli Stagionali. Questa scusa ci appare abbastanza strana! Intanto con questo sistema d’agire si continua ad offendere la Calabria, la cui solidarietà verso chi soffre è un punto fermo della nostra socialità e civiltà. Adesso basta!

Questa storia deve finire, non possiamo continuare ad essere messi in berlina, come aeroporto da terzo mondo. Il direttore generale, che ci risulta ancora in carica, e il responsabile delle risorse umane, hanno la responsabilità di questa caduta d’immagine. Incapacità gestionale? Forse. Oppure disposizioni dall’alto per ridurre il personale? Molto probabile.  Gli stagionali, o lavoratori a tempo determinato o contrattisti a termine, sono, sia per l’oua che per il prm, complessivamente 17 unità, capaci e preparati, in attesa che il vertice si ricordi della loro presenza e la smetta di giocare al buio, in nome di un risparmio che si risolve in un danno e in critiche pesanti da parte di tutti. La politica dov’è?

Regione, provincia e comune, cosa fanno? Stanno a guardare senza intervenire, senza prendere un provvedimento? Come al solito si muovono con tempi lunghi. Invitiamo quindi il Governatore Occhiuto, che sembra si sia fermato, di dare  subito le direttive per la creazione del nuovo CDA, ricordandogli di procedere ad una urgente rotazione degli incarichi di vertice, sostituendo chi ne faceva parte con elementi nuovi, realmente interessati alla struttura aeroportuale regionale, con la volontà di rilanciarla e rivalutarla nel futuribile L’aeroporto, lo ricordiamo a chi l’ha dimenticato, è ancora un bene collettivo e la SACAL è sempre un ente pubblico con la marginale partecipazione del privato.

Basta con le decisioni o non decisioni, derivanti da personaggi che, forse, dovrebbero affinare il loro senso umano e la loro cultura aerea, per gli incarichi che occupano, in materia di solidarietà nel pieno rispetto di tutte quelle norme regolanti l’assistenza per utenti impediti a muoversi liberamente e per i relativi accordi siglati nel recente passato.

Quale organismo sindacale di settore ci sentiamo umiliati, ma soprattutto offesi come calabresi e, ancora una volta, chiediamo scusa alla comunità per i disaggi che la società di gestione  ha provocato.  Sollecitiamo la convocazione di un tavolo politico e sindacale, per dettare e dettagliare il futuro del triangolo aeroportuale e dello scalo internazionale di Lamezia Terme, ponendo quei giusti paletti capaci di evitare errori madornali come quelli che accadono nell’attuale.

UGL Trasporto Aereo Calabria

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