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UGL-TA su trasporto aereo Crotone e Reggio Calabria: dov’è finito l’orgoglio calabrese

3 min di lettura

Nota stampa di Gianfranco Turino e Giuseppe Di Cello, UGL trasporto aereo Calabria

Comunicato stampa:

Sulla storia del mancato decollo del trasporto aereo a Crotone e della quasi cancellazione di Reggio Calabria abbiamo sentito solo proteste e proposte senza costrutto in una tristezza che stravolge l’animo e la mente. È arrivata l’ora di smetterla con questo lamento del perdente e con il piangere per le nostre incapacità e per il solito immobilismo con cui aspettiamo che siano gli altri a toglierci dai guai. La vicenda delle due società handling (Crotone e Reggio Calabria), il loro vergognoso crollo deve darci una scossa, ma non la solita improvvisa alzata d’occhi e poi il tornare nel torpore usuale, non si può, ci si consenta il termine, uccidere una regione tagliando  gli attributi del progresso, non si può fare quattro grida sulla stampa o via tv private, per tentare di smuovere il gigante dal nulla totale,qui non c’è l’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri,esiste solo la paurosa consapevolezza di un futuro  incerto. Abbiamo sentito solo parole, fiumi di parole, universi di parole, ma sempre e soltanto parole, parole e parole. Come mai? Vorremmo che qualcuno avesse il coraggio di spiegarci il perché dell’iniqua situazione con cui, ancora una volta, la nostra terra viene rispedita nel buio del passato.

Comunque, la causa di tutto è il solito abulico pressapochismo e l’ancora più deludente mancanza di reale conoscenza del “prodotto aeroporti e attività volo”, la sua concreta produzione di traffico, cultura, scambi umani e validi apporti all’asfitica economia regionale con l’applicazione di un possibile sistema di turismo avanzato la cui capacità di attecchire si basa sulla velocità di congiunzione. Il momento difficile non può scorrere via lasciando soltanto ceneri e buio in cui si perdono, stridendo, pensieri e parole, non può essere un chinare il capo maledicendo il destino, deve invece portare chi veramente sente la voglia di ricreare una Calabria vincente, a scuotere con forza il mondo che lo circonda. Forse i cosiddetti “grandi” hanno creduto e credono ancora che le strutture si muovono con un giro di chiave andando avanti da sole? Patetica illusione. Dov’è finito l’orgoglio calabrese? Svenduto per un piatto di lenticchie? Il Tito Minniti e il Sant’Anna debbono tornare a funzionare, sono gli scali per due aree di densità geografica diverse, capaci di dare un impulso concreto e duraturo allo stesso turismo.

È il momento di dimostrare che non siamo degli sprovveduti, bisogna dettagliare gli orizzonti e le visioni di rinascita, sentire e mettere allo scoperto le menti, valutando nuovamente la possibilità di quell’azionariato di base in cui si chiama a raccolta la gente comune e gli stessi lavoratori, per diventare i gestori delle due strutture. È stato detto che è impossibile! Può anche essere vero ma non lo riteniamo un ostacolo, nulla è impossibile e tutto può diventare possibile, basta crederci, volerlo fare e poterlo fare. È il coraggio di osare che fa grande le idee e la vita stessa; quindi avanti tutta,  con la spinta  del vento sulle ali della nostra storia di modernismo che va rinnovata e non affossata, il trasporto aereo è, il futuro concreto dei tempi che scorrono.

                                                         UGL trasporto aereo Calabria

Gianfranco Turino – Giuseppe Di Cello

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