Ulisse e Beckenbauer al Liceo Campanella. L’incontro con Francesco Pileggi
4 min di letturaIn occasione del Maggio dei Libri si è svolto questa mattina l’incontro presso il Liceo Statale “T. Campanella” tra studenti e studentesse di alcune classi e l’autore Francesco Pileggi con il suo riuscitissimo esordio nella narrativa “Quando mia madre indossò la maglietta di Franz Backenbauer” edito da Rubbettino
In apertura il regista calabrese ha voluto regalare in anteprima al Liceo le immagini del suo cortometraggio “I mari di Ulisse”, presentato da pochi giorni al Salone del Libro di Torino, che è anche booktrailer del romanzo: un omaggio al mare “nostro”, solcato da Ulisse, quel mare che manca quando sei costretto a lasciarlo, uno dei temi pregnanti dell’opera, come sottolineato dallo stesso autore.
A guidare i ragazzi sono stati il prof. Maurizio Gallucci, coordinatore del Dipartimento di lettere e un gruppo di docenti che hanno creato un laboratorio di lettura attiva evidenziando i nuclei tematici della attraente narrazione.
Un romanzo, infatti, ricco di spunti e di esperienze, particolarmente apprezzato dai giovani: la storia di otto ragazzini di provincia che, senza padri perché quasi tutti emigranti, crescono appollaiati su un albero di limoni come fosse un’astronave dalla quale esplorare il mondo e fare le prime scoperte; da lì aspettano con ansia di poter giocare una partita di calcio. Siamo nel 2 giugno 1973, quando sono trascorsi tre anni dalla “partita del secolo”, Italia-Germania, la semifinale del campionato del mondo in Messico; attorno a quell’albero succede di tutto, come il tiro a sorte per chi dovesse tagliare un orecchio al nipote dell’uomo più ricco del mondo, l’uscita di un disco che ancora oggi i ragazzi ascoltano, The dark side of the moon dei Pink Floyd. Uno di loro in particolare, Franz, che aspetta di realizzare il suo sogno: stringere la mano al “Kaiser” Franz Beckenbauer, il tedesco dolorante che durante la “partita del secolo” giocava e “teneva la mano sul cuore”.
A introdurre l’autore è stata Rita Giura, (Direttrice dell’Open Space APS, organizzatore dell’evento in collaborazione con il Liceo) la quale ha ripercorso la carriera di Francesco Pileggi in Calabria e in Germania, dove ha vissuto qualche anno, sottolineando soprattutto il teatro sociale che lo ha sempre visto protagonista e fatto approdare ad esperienze in Italia, all’estero e in paesi africani come l’Etiopia, facendogli conseguire numerosi riconoscimenti e premi di prestigio.
A moderare, inoltre, Antonio Chieffallo, giornalista e Presidente dell’Associazione Muricello che, sollecitato dalle domande e dalla curiosità degli studenti, ha evidenziato i temi del romanzo quali l’accostamento ai poemi omerici, il calcio e i suoi riti collettivi mutati nel tempo, l’emigrazione di ieri e di oggi, più alcuni particolarmente vicini all’adolescenza quali l’innamoramento, le delusioni, la perdita.
Un incontro ricco di stimoli e testimonianze, nel solco dell’educazione alla lettura che il Liceo persegue da tempo, per far conoscere ai ragazzi i mondi delle storie, i loro protagonisti e chi le storie le inventa e le scrive.
Claudio Petronetti, nel ringraziare il Liceo per aver ospitato l’incontro, ha brevemente illustrato le attività dell’Associazione Open Aps: l’organizzazione del Festival Letterario Ormeggi a Lamezia Terme e l’importante iniziativa Impressioni Mobili in corso in questo periodo: percorsi a piedi alla scoperta delle bellezze della città e del suo territorio ai quali gli studenti sono stati invitati a partecipare.
La Dirigente scolastica Susanna Mustari nel ringraziare gli ospiti ha sottolineato l’importanza di collaborare con le Associazioni culturali presenti sul territorio. “Esse sono fondamentali per i nostri giovani in quanto perseguono finalità il cui intento è quello di risvegliare e fortificare il nostro patrimonio di conoscenze e il nostro senso di civiltà attraverso l’arte, la musica, la poesia, la letteratura. Sono una risorsa straordinariamente preziosa, un antidoto al solipsismo e al narcisismo imperanti. La collaborazione con l’Associazione Ormeggi, e la presenza oggi nella nostra scuola di rappresentanti così autorevolmente attive nel mondo della cultura, è per tutti noi motivo di crescita sociale condivisa”.