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L’ultima provocazione di Klaus Davi: Manifesti 6×3 con nomi boss ‘ndrangheta invadono Milano

3 min di lettura

Sono ottanta e sono sparsi per le principali vie di Milano da martedì.

Una vera e propria campagna pubblicitaria, pianificata con il contributo della centrale media multinazionale Omnicom Media Group, che ha però una peculiarità: riporta i nomi dei principali boss di Cosa Nostra e della ‘Ndrangheta che vivono a Milano o provincia – secondo una recente inchiesta del Fatto Quotidiano – o del tutto liberi o con l’obbligo di firma ai commissariati di Polizia, perché sottoposti a misure di prevenzione.

L’idea è venuta al massmediologo Klaus Davi che alla vicenda ha dedicato una video-inchiesta giornalistica visibile al link https://www.youtube.com/watch?v=uaagDkz6JPY intitolata ‘Gli Intoccabili’ e dedicata anche al forte impegno di magistrati e Forze dell’Ordine contro il malaffare. Proprio quel progetto ‘Gli Intoccabili’ che ha conseguito il Premio Livatino Saetta Costa 2016 per il giornalismo.

La prima puntata lombarda della serie è dedicata a uno di questi ‘cittadini milanesi’ definito dal Fatto Quotidiano ‘uno degli uomini d’oro della mafia Calabrese’. Si tratta di Giuseppe Calabrò detto ‘U Dutturicchiu’, ma anche ‘Il Fantasma’; classe 1950, nato a San Luca in Aspromonte, il cui quartier generale sarebbe proprio a Milano. Nel documentario Klaus Davi incontra il nipote del boss, nei mesi scorsi oggetto di una indagine di Ilda Boccassini, sostituto procuratore a Milano, perché titolare di una farmacia in pieno centro che, secondo l’accusa, sarebbe stata acquistata con i soldi illecitamente guadagnati dallo zio, condannato per traffico di armi e di droga.

“Le Procure, la Polizia e i Carabinieri applicano le leggi con enorme impegno, ottenendo risultati straordinari e assestando colpi continui alla malavita organizzata; ma questi soggetti possono contare su legali molto preparati. Sta quindi ai politici rendere la legislazione più incisiva per potenziare l’impegno dei magistrati e delle Forze dell’Ordine”, osserva Klaus Davi.

Nel poster, oltre ai nomi dei boss, si vede l’immagine della guglia del Duomo sovrastata da una pistola automatica e da un fiore, al posto della Madonnina. Il claim recita: “’Ndrangheta chiama Milano risponde: ecco i nomi di 10 boss che vivono nella nostra città che fa affari con loro”.

Nella prima puntata dell’inchiesta compare anche un estratto della conferenza stampa di Ilda Boccassini, tenutasi nel novembre scorso, riguardante proprio l’offensiva della ‘Ndrangheta nel campo delle farmacie e che ammonisce: “La presenza dei clan a Milano è fortissima ed estremamente radicata e articolata in moltissimi settori ormai da anni e anni”.

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