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Ultimo abbraccio a Pasquale, un amico per sempre

2 min di lettura
pasquale porchia

La cultura perde un illuminato

Caro Amico,
quanti ricordi ci sono in queste foto! voglio far finta che tu ci sia, anzi sono sicuro che tu sia qui ora, che mi ascolti. Voglio ricordare  la nostra vita, i nostri viaggi nei ricordi belli, ma anche quelli brutti, sono importanti per tenerti vicino.
Ho qui la foto di quando siamo andati a portare messaggi di Cultura per tutto il Paese.

Dopo la triste notizia che mi ha folgorato nei corridoi del Conservatorio sono tornato a casa e ho tirato fuori tutti i nostri ricordi; ora sono tutti in uno scatolone. Ho trovato anche l’agenda in cui ci scrivevamo i nostri appunti, le scalette, le composizioni di musica Francese, Napoletana, Calabrese e le poesie dei Poeti Francesi, quella era la nostra vita quotidiana, fatta di episodi buffi, di risate e di amicizia profonda.
Continuerò sempre a ricordare queste cose che mi tengono legate a te, è una sensazione che mi dà consolazione nei momenti in cui ti sento troppo distante.

Sarai sempre un esempio di semplicità e di grandezza d’animo che ci accompagnerà per tutta la vita. Le persone come te non si dimenticano ma si ricordano tutti i giorni perché sono quelle a rendere bella l’amicizia che forse non consiste nell’essere inseparabili ma nel potersi separare senza che nulla cambi e ora che hai iniziato un nuovo cammino e tutto ci sembra diverso nulla ha scalfito il nostro rapporto.

Te ne sei andato in punta di piedi dall’altra parte del cammino dopo una vita non sempre facile ma che in fondo non lo è per nessuno. Hai inseguito e lottato per obiettivi importanti con risultati eccellenti e su questo nessuno potrà giudicarti.

Ora è meglio che vada a studiare, portando con me qualche frammento musicale nella mia borsa dove tengo le mie partiture più intime.

Spero a breve di poterti omaggiare e suonare la tua musica davanti ad un pubblico amico, urleremo tutti quanto sei stato una bella persona e sentiranno le grida fino al cielo dove da oggi vive una nuova stella, quella che guarderemo per sentirti più vicino.

Come vorrei che fossi con me, domani, in quell’aula così fredda ed estranea.
Dimmi “in bocca al lupo” da lassù!

Il tuo amico
Egidio Ventura

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