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Ultimo tango a Parigi: dopo anni di scandali e censure, il film diventa un cult

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Ultimo tango a Parigi: dopo anni di scandali e censure, il film diventa un cult

Ultimo tango a Parigi: dopo anni di scandali e censure, il film diventa un cult

Scandaloso, irriverente, osceno, messo alla berlina da benpensanti e tribunali. Per anni rimane nel dimenticatoio ma poi viene riabilitato dalla critica e da quello stesso pubblico che comunque lo aveva amato già dalle prime proiezioni del 1972.

Di recente è ritornato per pochi giorni nelle sale dopo un’accurata opera di restauro, riconquistando il grande schermo nella versione in lingua originale in 4K a cura della cineteca nazionale del Centro sperimentale di cinematografia, con la supervisione di Vittorio Storaro per l’immagine e di Federico Savina per il suono.

Ultimo Tango a Parigi
Una scena del film

A 46 anni dalla sua produzione, Ultimo tango a Parigi si riprende ciò che era stato suo fin dal primo ciak, ovvero un successo planetario, per cui nel 2002 l’American Film Institute lo ha inserito al 48mo posto della lista dei “100 migliori film sentimentali di tutti i tempi”.

Il fim diretto dal regista italiano Bernardo Bertolucci ha come protagonisti la diciannovenne Maria Schneider alla sua prima importante esperienza cinematografica e un affascinante e tenebroso Marlon Brando, attore navigato e padrone dello schermo. Nel 1987 finalmente cadono censure e tabù e Ultimo tango a Parigi nelle sale incassa 87 miliardi di lire, un record per il cinema italiano detenuto fino al 1997 con l’uscita de “La vita è bella” di Roberto Benigni.

Nel 2016 il film di Bertolucci risulta essere il film italiano di maggior successo della storia in Italia per numero di biglietti staccati con circa 16 milioni di spettatori paganti.

La prima della versione restaurata si è tenuta a Bari, nel corso del Bari International Film Festival (Bif&st) alla presenza dello stesso Bertolucci che ha scritto anche la sceneggiatura del film insieme a Franco Arcalli e Agnès Varda con l’adattamento di Robert Alley.

La fotografia è di Vittorio Storaro; la colonna sonora jazz, divenuta anch’essa un cult, è composta da Gato Barbieri e arrangiata da Oliver Nelson.

Ultimo tango a Parigi: dopo anni di scandali e censure, il film diventa un cult
La locandina del film

La versione restaurata di Ultimo Tango a Parigi è ritornata nelle sale in 158 nuove copie, “un numero che è di per sé un primato e un evento – spiegano gli esperti del centro sperimentale di cinematografia – mai prima d’ora era stata programmata una simile uscita per un film restaurato”.

Un film censurato, sequestrato, cancellato e poi rinato per essere consacrato come uno dei film italiani più visti di sempre. Jeanne e Paul, i due protagonisti della pellicola, sono due sconosciuti: si incontrano in una Parigi grigia e triste degli anni Settanta. La loro relazione è surreale, oscilla fra momenti di romantica affettuosità ed esasperata attrazione fisica.

La voglia di tenerezza lascia il posto al sesso, quasi violento, quasi selvaggio. Paul e Jeanne: due esseri in preda alla solitudine e alla disperazione interiore, esasperati da un’esistenza a cui sentono di non appartenere. Una storia più attuale che mai, nella società 3.0 individuale e individualista in cui viviamo che con, indifferenza e sarcasmo, stritola spesso sentimenti ed emozioni passandovi sopra come un bulldozer.

Ultimo tango a Parigi, un film cult specchio di un’epoca che ancora oggi dice la sua su quello che è un mistero che mai potrà essere completamente disvelato: l’incontro tra un uomo e una donna.

Redazione

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