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Ultraottantenni e categorie a rischio. Campagna Vaccinale di Cosenza

3 min di lettura

Urgente esigenza di organizzazione tempi e luoghi idonei

Comunicato Stampa

Sulla salute dei calabresi, soprattutto delle fasce anziane e più esposte della popolazione, non si può scherzare. Basti pensare che in particolare tra gli over 60 da inizio pandemia si concentra il 95,6% dei decessi.

Il Covid-19 deve essere battuto sul tempo e, purtroppo, nella nostra regione se ne è già perso troppo. Per questo la Segreteria provinciale della UILP di Cosenza, ha mosso forti perplessità sull’attuale sistema organizzativo regionale calabrese e in particolare, per competenza sulla provincia di Cosenza, ha evidenziato la lentezza e la disorganizzazione palesata dalla campagna vaccinale anti-Coviud rivolto agli ultraottantenni.

Per la Segreterie territoriale della UILP di Cosenza la necessità imminente è quella di uniformare metodologie e tempistiche nell’individuazione del target di persone destinatarie di volta in volta del vaccino da parte delle strutture comunali.

Questo perché, nel caos generale che sta attraversando il sistema sanitario regionale e che vede la Calabria ultima regione in Italia per somministrazione di siero anti Coronavirus, alcuni territori vantano tempistiche più veloci nell’individuazione dei soggetti interessati e sono già pronti alla somministrazione; altri ancora, individuati e contattati i destinatari, si sono rivelati non particolarmente informati sulle indicazioni ministeriali, ad esempio escludendo erroneamente chi compirà l’ottantesimo anno di età nel 2021 e, infine, perché chi sta ancora più indietro, deve ancora contattare i soggetti anagraficamente coinvolti da questa tornata di campagna vaccinale.

Queste percorso a ostacoli è prima incomprensibile, allo stesso tempo inaccettabile e ancora non procrastinabile nel tempo. Le istituzioni competenti, in primis la Regione Calabria, devono intervenire e, nel più breve tempo possibile, offrire certezze ai calabresi, soprattutto alle fasce più a rischio della sua popolazione.

La Segreterie territoriale della UILP di Cosenza, poi, segnala la forte urgenza con la quale si deve procedere nella selezione e della scelta a livello provinciale e territoriale-comunale di strutture idonee alla somministrazione del vaccino.

Ritenendo il tempo la chiave di tutto, invitiamo gli enti preposti ad individuare strutture sanitarie e non, anche in linea con le ultime indicazioni ministeriali nel merito, per rendere tale campagna vaccinale più efficace ed efficiente possibile. Le strutture ci sono. Che si adeguino a livello sanitario nel rispetto delle misure anti-covid e si impieghino. Quello che non vorremmo vedere, però, è il caos registratosi a Reggio Calabria con gli anziani costretti a lunghe file davanti ai portoni di Palazzo Campanella per prenotare e ricevere la dose di vaccino.

La Segreteria territoriale della UILP di Cosenza, infine, muove importanti titubanze poiché in questi giorni la campagna è rivolta agli ultraottantenni ma, nel prossimo futuro e ci si auspica nelle prossime settimane, dovrà essere rivolta ad un’altra categoria a rischio: gli over 60 con gravi patologie e i soggetti patologici oncologici immuno-depressi. Ed ancora poco di questi si sente parlare.

Una voce, la nostra, per rivendicare un diritto acquisito: la prevenzione e la tutela della vita delle categorie più a rischio.

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