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Tifosi F.C. Lamezia Terme: dialogo chiave per tutelare lo sport

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tribuna stadio guido d'ippolito

Abbiamo appreso con grande stupore del trascolo dell’Fc Lamezia Terme nella lontana Reggio Calabria per ospitare la gara interna col San Luca

Al di là del merito delle rispettive posizioni dell’Amministrazione Comunale e della società calcistica gialloblù, ci preme soffermarci su alcuni aspetti dell’intera vicenda che ci pare a dir poco grottesca per non dire tragicomica. In premessa invitiamo il presidente Saladini a ripensarci e gli chiediamo di tornare a giocare nella sua sede naturale di Lamezia Terme, al di là della gara col San Luca per la quale crediamo non ci siano più i tempi per un dietrofront.

I fatti raccontano di una realtà calcistica che ha cercato di volare alto nel tentativo di far assurgere la vituperata e bistrattata città di Lamezia Terme a livelli più elevati, almeno per quanto concerne lo sport, che però siamo sicuri avrebbero ripercussioni positive anche in altri settori. Tralasciando le difficoltà relative al percorso dell’FC Lamezia Terme, fin dalla nascita della scorsa estate, oggi assistiamo ad una sorta di scaricabarile, professione adusa a chi non vuole assumersi – o meglio non è in grado – le responsabilità del proprio ruolo. Ci hanno colpito le parole scritte nel comunicato dell’Fc Lamezia Terme quando scrive: “Ancora una volta siamo delusi per i tanti ostacoli che la città continua a dare al nostro progetto sportivo“.

Messaggio comunque eloquente, ovvero non si crede ad un progetto che mira ad unire la città senza più campanilismi, ma protesi tutti insieme verso traguardi sportivi di alto livello. Ecco perché la città e l’Amministrazione Comunale dovrebbero comprendere la valenza del progetto messo in piedi la scorsa estate, non solo sportivo ma anche di crescita civile e sociale. Una sorta di volano anche di marketing turistico che porterebbe benefici a tutto l’indotto.

Basti guardare a realtà calabresi anche più piccole che però hanno saputo cogliere nel calcio – in particolare – le chiavi per uno sviluppo del territorio, sia per quanto attiene i risultati sportivi ma anche di incremento economico di tutte le attività che ruotano attorno all’evento sportivo in sé.

Basti pensare agli alberghi, i ristoranti, le attività di noleggio di bus e/o macchine, ecc., il tutto inserito in un circolo virtuoso che accresce il benessere appunto economico a cascata di un’intera comunità, se si pensa alle centinaia di persone che animano le diverse anzidette attività. Senza trascurare, ovviamente, un altrettanto importante benessere psico-fisico per la comunità sportiva che trova momenti di svago e tranquillità nell’evento in sè. Soprattutto poi in una realtà depressa e sofferente come quella meridionale e tra l’altro in periodi come quelli recenti, contrassegnati da sofferenze ‘psicologiche’, dovute agli eventi imprevisti e tragici quali le più recenti pandemie e guerre, oltrechè alle problematiche di vivere quotidiano legate alle contingenze economiche nell’arrivare a fine mese da parte di ciascuna famiglia.

Proprio gli eventi bellici ancorchè drammatici di questi giorni a due passi da noi, debbono invitare a riflettere sull’assoluta necessità di fare rete e puntare sull’unione e sulla comunione di intenti, piuttosto che sull’esacerbazione degli animi che acuiscono ostilità e malumori diffusi.

L’occasione è anche propizia per formulare una proposta concreta a tutte le parti in causa: il sindaco Mascaro convochi i presidenti delle società calcistiche del lametino per cercare un punto d’unione.

Riteniamo che solo col dialogo e con obiettivi comuni, magari anche nel rispetto delle proprie identità, si possa davvero cercare di trovare motivi di riscatto della città di Lamezia Terme.

Un gruppo di abbonati gialloblu’ dell’F.C. Lamezia Terme

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