Un Anthurium per Francesco: i giovani protagonisti della terza edizione
3 min di letturaSi è svolta nella serata di venerdì 8 Luglio sul suggestivo sagrato del complesso inter parrocchiale della Chiesa di San Benedetto la Terza Edizione del Premio “Un Anthurium per Francesco”, quest’anno dedicata ai “Giovani di Calabria, semi di speranza”
L’iniziativa, spiegano gli organizzatori, è “intesa a valorizzare l’operato di alcuni giovani lametini e calabresi che hanno saputo trasformare la loro passione in semi di speranza e cambiamento nel campo del sociale e dei diritti civili e politici, della scienza, della cinematografia, della musica”.
Si è aperta la serata con i saluti della presidente dell’associazione, la professoressa Giuditta Crupi ed i saluti del padrone di casa Don Domenico Cicione-Strangis, che hanno ricordato entrambi il percorso dei quasi trent’anni di operato dell’Associazione culturale Anthurium guidati dal suo presidente, Francesco Ruberto a cui è dedicato questo premio.
Il primo riconoscimento “un Anturium nel cuore, sezione alla memoria” è andato ad Antonio Saffioti, per far rivivere il messaggio di amore alla vita e alla libertà di Antonio per una società più giusta e solidale. Oggi è vivo il suo esempio di impegno civile e di amore alla propria comunità alla quale si è dato fino alla fine senza scoraggiarsi mai. E’ poi intervenuto il giornalista Salvatore D’Elia leggendo alcuni versi scritti insieme ad Antonio Saffioti.
Il premio associazionismo è andato all’associazione Girasole, di Lamezia Terme, costituita da diversamente abili e dai loro genitori e da gruppi di aiuto e operatori sociali. L’associazione il Girasole si è distinta per la capacità di gestire disabilità gravi e per dare quanto più possibile sollievo a percorsi di vita accidentati e segnati da difficoltà oggettive.
Il premio “Un Anthurum, Calabria nel cuore” alla dottoressa e ricercatrice Alessandra Mascaro, Il suo impegno e la sua passione verso la natura e gli animali, in particolare quelli selvatici e gli scimpanzè, è certificato da fatti concreti. Per lei, infatti, è arrivata, dopo anni di studio, una consacrazione a livello internazionale: gli articoli pubblicati sul New York Times per le sue particolari scoperte, che fanno riferimento alle modalità con le quali le madri di scimpanzè curano i loro piccoli tramite gli insetti, sono una testimonianza palese del suo operato.
Il premio “Un Anthurium, Lamezia nel cuore” al regista Mario Vitale, che con il suo film L’Afide e La Formica, ambientato nella sua Lamezia, ha narrato una storia di integrazione ma anche di rinascita ben raccontando le emozioni e i sentimenti umani dei protagonisti, i quali si mettono in gioco definendo fino in fondo la loro identità.
Ad allietare la serata, il cantautore cosentino Domenico Scarcello, voce e compositore del gruppo Villazuk.
I premi, disegnati e realizzati appositamente dal maestro ed artista vibonese Antonio La Gamba.
La serata è stata presentata dalla professoressa Enza Mirabelli.