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Un gesto guerriero, un rito, un’arma che anziché imporre l’ordine, fa esplodere l’applauso

4 min di lettura

Una sciabola per un filo di perle in Riva al mare…

non è il titolo di una favola sui pirati nei Caraibi, ma è una storia vera raccontata dagli stessi protagonisti, che a Falerna Marina (Cz), al Riva restaurant (in riva al mare), praticano un rituale secolare che oggi come allora serve per per festeggiare piccoli e grandi vittorie per rafforzare legami e senso di appartenenza in uno scenario nuovo ma solenne, il loro tesoro non è fatto di semplici perle, ma di perlage e lo custodiscono in un caveau (cavò), non in un covo.

Parliamo de’ Il sabrage, ossia dell’arte di sciabolare lo Champagne, che arriva fino ai giorni nostri dall’epoca napoleonica, quando la sabre – l’arma della cavalleria leggera – gli Ussari polacchi di Napoleone Bonaparte – veniva usata, appunto, per stappare le bottiglie e festeggiare una battaglia conclusa con successo.

Immaginate questa scena: una schiera di valorosi soldati che hanno appena finito una battaglia per difendere la propria terra e i propri cari. Hanno vinto e sono ancora vivi, stanno rientrando all’accampamento sul loro cavallo pieni di adrenalina ma felici: per questo sguainano la loro sciabola da combattimento e con un colpo secco, deciso e autoritario staccano il collo della bottiglia di Champagne, giusta ricompensa per la loro fatica, la vittoria e per un altro giorno da sopravvissuti.

Per questo il Sabrage è una cosa seria, da conservare per momenti speciali da siglare con un gesto unico come questo.

Un gesto da conoscere e praticare con cautela, eleganza e rispetto.

D: Come vi è venuto in mente?

Roberto Gallo Titolare del Riva Restaurant Lounge Bar: Per caso, facendo fede a questo vecchio rito che oggi suscita sempre gioia e stupore a noi sembrava di celebrare tutte le volte che lo facevamo, la sorpresa e la meraviglia. Accende l’entusiasmo e fa brillare gli occhi, sigilla gli eventi e crea i ricordi, quelli che scaldano cuore e anima. Inoltre può essere la giusta ricompensa dopo una dura giornata di lavoro, per distendere i nervi, svuotare la mente e alleggerire l’animo. Serve per festeggiare le grandi vittorie, ma anche i piccoli traguardi di tutti i giorni…

Al Riva, con i nostri collaboratori, siamo soliti festeggiare tutti i nostri eventi, piccoli e grandi e ogni traguardo raggiunto e ogni vetta conquistata.

D: Perché riproporre questo rito?

Roberto Gallo: I nostri ospiti assistendo a questi ritual si sono incuriositi e spesso ci chiedevano se potevano partecipare e quindi si univano a noi per festeggiare. Ci siamo accorti presto che questo rituale creava unione e appartenenza. È un modo per celebrare le gesta di qualcuno della tua compagnia, così come facevano i greci che celebravano le imprese dei loro eroi durante i banchetti, solo che a turno l’eroe una volta sei tu e una volta qualcuno a te caro. Per questo motivo, questo modo di praticare la felicità meritava più attenzione, serviva un posto dedicato, per praticarlo ma soprattutto per raccontarlo, raccontarne la storia: la sua origine, cosa rappresentava per i soldati di Napoleone e cosa rappresenta oggi per noi e per i nostri ragazzi.

D: In quale modo avete pensato di far diventare questo uno dei punti forte dell’aggregazione?

Roberto Gallo: Per dedicargli la giusta cura ed attenzione abbiamo pensato di creare uno spazio apposito nella nostra stuttura “La Stanza dello Champagne”, una sala lounge dai richiami di stile francesi (chiaramente senza esasperazioni di stile ma con richiami leggeri e di buon gusto) dedicata al consumo dello Champagne e alla sua degustazione, ai suoi abbinamenti gastronomici (sia solidi che liquidi, da anni sono ormai noti inostri cocktail champagne) e alla sua divulgazione e conoscenza. Circondata da vetrate e vista mare chiaramente, con tetto apribile per lo svolgimento di “eventi sotto le stelle”. Dedicata anche alla celebrazione del Sabrage come rito della tradizione e come momento di riunione per festeggiare piccoli e grandi traguardi che l’atmosfera, la location, il ritual e il servizio renderanno memorabili.

Abbiamo anche pensato di attrezzare un angolo chiamato “Pozzo dei desideri” dove poter eseguire questo rito nel rispetto di tutte le regole di sicurezza.

Il sabrage, un gesto da conoscere e praticare con cautela, eleganza e rispetto, ma anche un modo per promuove la cultura del vino e offrire percorsi di formazione per sommelier, con anche la collaborazione della FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori – dal 1972) che è presente sul territorio con la delegazione FISAR Catanzaro mediante il RIVA Restaurant & Lounge bar, sua sede ufficiale.

ARTICOLO PROMOZIONALE

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