Vita e amore in Una ragazza come lei di Marc Levy
3 min di letturaUna ragazza come lei (Rizzoli), l’ultimo romanzo di Marc Levy
Al n. 12 di Fifth Avenue si raccontano l’amore non banale, l’umanità, gli equivoci, l’ironia e le distanze.
Per questo, le poco più di 300 pagine scorrono veloci e a più voci. Le situazioni dei vari personaggi che popolano la commedia romantica dell’autore francese Marc Levy, procedono parallele e a tratti si incrociano. Come le vite dei due protagonisti Sanji e Chloé, che hanno però una cosa in comune, anzi qualcuno: l’altro grande protagonista del romanzo, Deepak, il lift indiano che manovra l’antico ascensore del palazzo in cui abita Miss Chloé e zio del carismatico Sanji.
In quell’ascensore dalle pareti in legno laccato, una manovella d’ottone e un soffitto con un affresco rinascimentale, il vecchio lift discreto e professionale non assolve semplicemente al proprio dovere accompagnando pretenziosi, simpatici e acidi condomini su e giù per il palazzo, ma rincorre un sogno da record che rischia di essere infranto se anche quel palazzo cederà il passo alla tecnologia dei nuovi ascensori.
A riaccendere le sue speranze è proprio l’arrivo del nipote Sanji, in città per affari ma che si ritrova a fare uno stage come apprendista di Deepak. Al 12 di Fifth Avenue però non immaginano neanche che quel ragazzo scapigliato e sempre in ritardo sia a capo di un’immensa fortuna a Mumbai. Neanche Chloé.
Non un oceano, non due continenti, ma otto piani o meglio 45 centimetri separano il giovane arrivato da Mumbai e la ragazza alla quale il destino ha giocato un tiro mancino, alle 14:50 di quel terribile giorno a Boston. Miss Chloé Bronstein è infatti una delle vittime dell’attentato alla maratona di Boston, un tragico evento che ha cambiato irrimediabilmente la sua esistenza, dentro e fuori, ma che non è per lei motivo di abbattimento.
La giovane promessa del cinema ora registra audiolibri, si è costruita una nuova vita e con fatica e dolore ha riacquistato una certa autonomia. La sua condizione non è per lei un ostacolo e non lo è per Sanji che, sin dal loro primo incontro in quel parco, in lei non vede una sopravvissuta da compatire, ma una bella donna che lo ammalia con il suo sorriso e una verve altrettanto affascinante.
Marc Levy, l’autore francese contemporaneo più letto al mondo con oltre 20 milioni di copie, mantiene il medesimo ritmo per tutto il testo senza risultare ripetitivo e banale, disseminando qua e là ilari colpi di scena, ma anche ritratti della quotidianità di Deepak e della pragmatica consorte Lila.
Nell’ultima fatica dello scrittore francese, ci scontreremo più volte anche con la cruda realtà degli estratti del diario di Chloé, le uniche pagine che fanno capire al lettore i trascorsi della “signorina dell’ottavo piano”; eventi che non sono però al centro dell’attenzione dell’autore e dunque neanche della nostra. Ci “servono” solo per capire cosa ha portato la giovane a essere quello che è, qui e ora. È quello che ci spinge ad adorarla e a tifare per lei. E per Sanji.
Una ragazza come lei, edito da Rizzoli, presenta inoltre i più tipici stereotipi e luoghi comuni – differenze di casta, di colore, Mumbai e Grande Mela –, ma solo per essere sdoganati e quindi superati. Non troveremo eccesso di descrizioni né di romanticherie, ma sentimenti narrati con una penna abile, tanto da diventare quasi tangibili; così reali che ce li immaginiamo davanti quei due ragazzi così diversi ma che sono un inno alla caparbietà, all’accettazione, alla vita.
Valentina Dattilo