Unità Popolare Nocerese: in consiglio il partito di maggioranza continua a essere assente
3 min di letturaA causa di molti parlatori seriali l’ascolto oggi è diventato un esercizio molto difficile. Per cogliere bene il messaggio dell’altro perciò occorrono controllo ed attenzione
Comunicato stampa
Nell’ultimo consiglio comunale, per esempio, l’ascolto e la capacità di mantenere il silenzio ha portato i suoi frutti, impedendo di far prevalere le tensioni esistenti e svolgendo fino in fondo i tre punti all’ordine del giorno. Il silenzio attivo dei consiglieri di maggioranza Unione Popolare Nocerese, rispetto a chi urla per farsi ragione, ha permesso il sereno svolgimento dei lavori del consiglio comunale, chiamato a prendere decisioni delicate che rischiavano di essere travolte dagli atteggiamenti stolti.
Come in tutte le realtà la maggioranza politica comprende diverse risorse. Si rigetta quindi l’accusa puerile “di incursione di due persone”, poiché tutti i presenti alla riunione dello scorso 3 febbraio fanno parte integrante della maggioranza politica nella quale sono presenti consiglieri e aderenti al movimento civico Unione Popolare Nocerese.
Così come si confermano le divergenze, anche se non è chiaro su che cosa. Sono ormai trascorsi quasi due anni dall’insediamento della nuova amministrazione e le scelte compiute finora sono state decise dalla maggioranza nei suoi periodici incontri ai quali ha preso parte anche il consigliere Armando Motta. E non c’è nessun personalismo.
L’ordinaria amministrazione spesso impone scelte immediate a causa di contingenze come l’incarico della gestione finanziaria al vicesindaco e la gestione dei lavori pubblici e territorio al sindaco. In consiglio sono stati sollevati dubbi sull’incarico affidato al progettista del PSC, che lo ha redatto all’epoca dell’ex sindaco Luigi Ferlaino.
Detta così ha un sapore scandalistico e “politicamente inaccettabile”, ma al momento dell’insediamento ci siamo trovati con molte richieste di cittadini e per accelerare i tempi e dare risposte immediate alle esigenze edilizie di qualificazione dei terreni (per esempio IMU) si è pensato do affidare tale compito a chi aveva redatto il PSC, senza responsabilità diretta, poiché questa appartiene al sindaco che ne riveste l’incarico di direttore tecnico. Soprattutto ogni variazione è sottoposta al vaglio politico e amministrativo della giunta, della maggioranza e del consiglio comunale. Non sottoscriviamo nulla a scatola chiusa.
Finora nessun consigliere si è lamentato o ha visto diminuire la propria insindacabilità. Forse il consigliere Motta si riferisce a ingerenze che deve essere lui a chiarire alla maggioranza ed ai cittadini.
Appare singolare l’atteggiamento del consigliere Motta, nonché segretario del PD locale, il quale invece di accogliere le istanze della maggioranza e della cittadinanza, assume sempre più spesso un ruolo di oppositore, quasi volesse prendere le distanze dal gruppo che ha vinto le elezioni. Non conosciamo i motivi di questo atteggiamento di “oppositore” prevalente nel consigliere Motta, ma dobbiamo registrare che così facendo si allontana dalla sua maggioranza politica ed elettorale, confliggendo anche con il suo passato politico.
Ecco perché oggi a Nocera Terinese si pone il problema della mancanza di autonomia del presidente del consiglio comunale e, contemporaneamente, di inerzia politica del ruolo di segretario del PD locale. Per quel che riguarda il PD sono problemi che interessano quel partito, che però a Nocera oggi è assente. Per la carica di presidente del consiglio comunale, invece, noi tutti siamo interessati come maggioranza e come cittadini.
Desideriamo che il presidente del consiglio sia certo “super partes”, ma a tutti sembra che per dimostrare soprattutto a sé stesso di essere al di sopra delle parti assuma un ruolo di distinguo dalla maggioranza che lo ha designato e votato al seggio più alto del consiglio comunale.