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Università Mediterranea, Metropolis_2030: conferenza di Francesco Sbetti

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Si è tenuta oggi presso l’Università Mediterranea la conferenza del professor Francesco Sbetti dal titolo “Venezia, Il nuovo orizzonte per la città metropolitana”.

Ultimo appuntamento per il III ciclo di conferenze Metropolis_2030, Un nuovo umanesimo per le città metropolitane, organizzato dal Laboratorio Lastre del Dipartimento PAU, responsabile scientifico Concetta Fallanca.
È stato il prof. Francesco Sbetti, direttore della rivista Urbanistica Informazioni, a chiudere il ciclo con la conferenza dal titolo: Venezia, Il nuovo orizzonte per la città metropolitana.

Francesco Sbetti, professore di Urbanistica presso l’Università degli Studi di Ferrara, ha partecipato alla redazione di Piani urbanistici e di Programmi integrati di importanti città; tra i quali: Bolzano, Verona, Venezia. Tra le principali ricerche legate al tema della Città Metropolitana è possibile citare: Venice city region per l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico,  il PTRC della regione Veneto, Polydev per lo sviluppo policentrico e sostenibile nell’ambito del programma Interreg IIIB, e il progetto europeo Conspace, la rete strategica comune per lo sviluppo territoriale.

La prof. Francesca Martorano, direttore del Dipartimento PAU, si è complimentata con il gruppo di lavoro del Lastre e ha considerato opportuna la conclusione del terzo ciclo con la città di Venezia che possiede caratteristiche eccezionali e importanti elementi di progettualità e che lavora per risolvere problemi causati dal turismo di massa e dalla difficile gestione degli approdi delle navi da crociera. Ricorda anche che il territorio della Città metropolitana è costituito non solo dalla città lagunare –che in passato, così come Genova, ha avuto intensi rapporti con la città di Reggio Calabria- ma anche da un retroterra ampio e ricco di poli di eccellenza.

Ha introdotto i lavori il responsabile scientifico del LASTRE e coordinatore dei cicli di conferenze, la professoressa Concetta Fallanca presentando la figura di Francesco Sbetti, sottolineandone il ruolo di direttore di Urbanistica Informazioni, rivista importante per chi si occupa di città e di territorio e che riesce ad intercettare ed orientare il dibattito e le nuove tendenze di progettazione della città. Sbetti è stato curatore del primo rapporto sulle Città Metropolitane presentato nel luglio 2015 a Reggio Calabria nel corso del Festival delle Città metropolitane. Prosegue poi ricordando che questo terzo ciclo di conferenze è servito per capire lo stato dei lavori delle 14 città metropolitane e quale ruolo possono svolgere per lo sviluppo del territorio nazionale (all’interno del sistema Città Paese nella rete delle città europee) in un regime di complementarietà, a partire dalla valorizzazione delle aree interne. Adesso diventa importante contrastare questa sorta di controriforma che avanza e che porta ad una perdita di interesse anche a livello nazionale e tentare di mantenere alta l’attenzione sulle prospettive di questa nuova governance voluta con determinazione dal Ministro Delrio.

Il prof. Sbetti, con un importante corredo di immagini, ha iniziato la conferenza sulla Città metropolitana di Venezia, città che “valorizza a livello nazionale ed internazionale la propria specialità di città d’acqua, assumendo il ruolo di polo logistico, produttivo e culturale del nord-est, incrocio dei traffici verso l’Europa del nord e verso l’Oriente”, illustrando gli studi per l’area metropolitana di Venezia e le proposte formalizzate nei piani territoriali. In particolare le esperienze sviluppate con lo studio dell’OECD /OCSE Territorial Reviews, Rapporto su Venezia Metropoli, dove si riconosce la città-regione, costituita in prima approssimazione come la somma delle provincie di Padova, Venezia e Treviso, area in grado di competere con le maggiori città metropolitane dell’Europa e dell’OECD. Ha poi proseguito spiegando i presupposti strutturali, insediamenti, funzioni e relazioni,  e di come la città-regione si sia trovata a dover affrontare quattro grandi sfide in termini di competitività: capacità di innovazione e potenziamento dell’inclusione nel mercato del lavoro; miglioramento della mobilità e dei collegamenti; riconoscimento e integrazione di una sensibilità ambientale; creazione di una governance metropolitana. Il prof. Sbetti ha poi concluso la sua relazione discutendo le proposte in campo e con una lettura nella forma di progetto.

La giornata ha visto la partecipazione dei Laboratori di Progettazione urbanistica dei professori C. Fallanca, G. Fera, S. Aragona, A. Barresi. C. Bevilacqua, N. Carrà, M. Ferrara, F. Moraci, G. Pultrone e A. Taccone, alcuni dei quali presenti e hanno partecipato al dibattito.

Si concludono così le tre edizioni di Conferenze dedicate al tema della Città Metropolitana che nelle tre annualità hanno portato ad un confronto nazionale e internazionale tra studiosi e comunitò accademica.
La prima (2015) ha visto la partecipazione di Rinio Bruttomesso, Maurizio Carta, Carlo Gasparrini, Annae Bekkari e Angel Martinez Baldò che hanno presentato riflessioni sulle metropoli d’acqua volte in particolare alle città di Palermo, Napoli, Tangeri e Valencia.
Nella seconda edizione, aprile/giugno 2016, si è discusso sul futuro metropolitano di Torino, Milano, Bologna e Roma con Grazia Brunetta, Corinna Morandi, Patrizia Gabellini e Laura Ricci.
In questo terzo ciclo, le conferenze sono state tenute da professori universitari di grande esperienza, del settore scientifico disciplinare Icar 21-Urbanistica: Paolo La Greca dell’Università di Catania (27 novembre 2016), Corrado Zoppi dell’Università di Cagliari (13 dicembre 2016), Angela Barbanente del Politecnico di Bari (21 febbraio 2017), Giuseppe De Luca dell’Università di Firenze (7 marzo 2017), Roberto Bobbio dell’Università di Genova (21 marzo 2017) fino all’ultima che ha visto appunto la partecipazione di Francesco Sbetti, direttore di Urbanistica Informazioni (4 aprile 2017).

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