LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Uomo scomparso nel reggino, disposta analisi Dna resti trovati

2 min di lettura
san luca

San Luca, c’erano frammenti di ossa in fuoristrada incendiato

Prende sempre più forma la possibilità che i pochi resti, perlopiù frammenti di ossa carbonizzati, trovati all’interno dell’auto dell’allevatore Antonio Strangio, di 42 anni, di San Luca, coniugato e padre di 4 figli, sparito da almeno cinque giorni, siano di natura umana e non animale.

Serviranno, dopo le prime verifiche da parte dei carabinieri, gli accertamenti e le analisi dei carabinieri del Ris di Messina in relazione al Dna dei resti per sciogliere dubbi e avere risposte più chiare.

Nel pomeriggio di lunedì scorso, dopo l’allarme lanciato da alcuni familiari dell’allevatore sanluchese che non era rientrato a casa, né si era fatto vivo telefonicamente, i carabinieri, in una zona di campagna posta tra i confini territoriali dei comuni di Bovalino e San Luca avevano trovato, completamente distrutta da un precedente incendio, l’autovettura, un fuoristrada, di proprietà di Strangio.

All’interno del veicolo c’erano alcuni resti, completamente carbonizzati, sulla cui natura, animale o umana, non è stata fatta ancora del tutto chiarezza da parte degli inquirenti.

A sciogliere i dubbi saranno gli esami del Dna disposti dopo il sequestro del veicolo.

Agli investigatori i familiari e i parenti di Strangio hanno riferito di non saper dare una chiave di lettura all’ improvvisa scomparsa del congiunto.

Click to Hide Advanced Floating Content

Centro Commerciale Due Mari

Centro Commerciale Due Mari