USB: la Calabria regione dei record negativi: primo morto sul lavoro
2 min di letturaA parte leggere le dichiarazioni di circostanza di chi si dovrebbe occupare di prevenzione e sicurezza sul lavoro solo a parole, il dato tragico è che anche oggi un altro lavoratore non torna a casa
Comincia cosi la lunga sequenza di morti sul lavoro nel paese, un paese delle magniloquenze ad ogni tragedia, terminata l’attenzione di un giorno sugli organi di informazione, tutto sparisce dalla discussione nelle sedi deputate.
Nel caso specifico del lavoratore di Lamezia Terme Francesco Stella, a primo impatto come USB ci siamo chiesti, vista la dinamica dell’incidente perché il dipendente lavorando in altezza non era assicurato con almeno un cordino anti-caduta abbastanza ancorato e corto da trattenerlo entro la piattaforma?
Un cordino o imbracatura sappiamo benissimo, occupandoci giornalmente di sicurezza che avrebbe assorbito da spinta di caduta, malgrado ciò nulla di tutto ciò.
Le imbracature sono obbligatorie come DPI da utilizzare in quota oltre i due metri, sono fondamentali per sostenere l’operatore in caso di sbilanciamento, nulla di tutto ciò si rileva dalle notizie acquisite, eppure tutti nei cantieri nelle attività lavorative sanno che questi DPI sono il massimo livello di tutela contro potenziali rischi di caduta.
Qua oramai come dicevamo, si parla di retorica solo a ridosso dell’incidente dopodiché le normative di riferimento obbligatorie diventano chimere.
Ricordiamo a noi stessi che solo attraverso la prevenzione e l’applicazione obbligatoria degli strumenti di protezione collettiva e individuale, come riportato dal Testo sulla Sicurezza sul Lavoro, si può cominciare ad evitare qualche tragedia, e soprattutto dotando i cantieri, i posti di lavoro, di Rappresentati dei Lavoratori per la Sicurezza, che possano operare ogni giorno in piena autonomia, così che si potranno evitare incidenti mortali.
Oggi purtroppo nella maggior parte dei casi i rappresentati dei lavoratori per la sicurezza sono visti come un” fastidio” per i datori di lavoro. Aggiungiamo che la USB in merito a questa tragedia tutta italiana, ha presentato la proposta di legge per “l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi e gravissime” ed il rafforzamento del ruolo e delle tutele degli RLS.