USB contro la mancata agevolazione nei trasporti da parte della regione Calabria
3 min di letturaAncora inapplicata la norma sul servizio di trasporto pubblico locale e sulle agevolazioni tariffarie, approvata 18 mesi fa.
Comunicato Stampa
Ennesima presa per i fondelli per le famiglie calabresi a opera della Regione Calabria guidata dal presidente Oliverio.
Infatti, la tanto sbandierata legge regionale 35/2015, titolata Norme per il riordino dei servizi di Trasporto pubblico locale e s.s.m.i., non ha ancora trovato concreta applicazione per quanto riguarda le agevolazioni tariffarie per le famiglie meno abbienti.
Una Norma che continua a rimanere inapplicata nonostante siano passati oramai 18 mesi dalla sua approvazione e oltre 5 mesi dall’approvazione della Deliberazione n 12 del 23 gennaio 2017, che stabiliva di destinare 5.640.000,00 € delle risorse del POR 2014/2020 – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e Fondo Sociale Europeo, Asse 9.1.3 – alle agevolazioni tariffarie art 7 della richiamata LR 35/2015. Una Norma che doveva essere uno dei punti qualificanti e che nelle intenzioni avrebbe dovuto dare un poco di sollievo alle famiglie calabresi alle prese con una crisi di lavoro e di reddito sempre più crescente.
Una situazione che conferma quanto sia distante l’istituzione regionale dai temi sociali e dalle difficoltà che le famiglie calabresi incontrano per far fronte ai diritti universali come, appunto, la mobilità, oltre ovviamente il diritto alla salute, alla scuola e al welfare.
Una Regione Calabria e una Giunta che ritengono di assolvere al proprio compito solo approvando Norme e Deliberazioni senza che questi si traducano poi in benefici reali per gli amministrati rimanendo solo semplici atti e strumenti burocratici.
Il ritardo dell’attuazione dell’Art 7 è inaccettabile trattandosi di una Norma di sopravvivenza in una regione dove la crisi ha indebolito ulteriormente il tessuto socio/economico come dimostrano gli studi di esperti e agenzie specializzate.
Un colpevole ritardo che fa sì che le famiglie non potendo più sostenere il costo del biglietto e degli abbonamenti, causa un reddito di per se già insufficiente per vivere, siano costrette, addirittura, a ritirare i figli dalla frequentazione delle scuole di ogni ordine e grado ovvero di trovare espedienti per garantire l’acquisto del biglietto anche in considerazione che le nuove norme relative al mancato possesso del Titolo di viaggio sono diventate più stringenti con multe salatissime per coloro che ne sono sprovvisti.
Riteniamo che questo impasse debba essere immediatamente superato e che sia urgente che la Regione dia indicazioni ai Consorzi, titolari dei contratti di servizio, sulle procedure da adottare per rilasciare gli abbonamenti agevolati a chi ne abbia diritto, obbligandoli, altresì, ad esporre a bordo degli autobus delle aziende associate le Norme contenute all’Art 7 della LR 35/2015 al fine di permettere ai cittadini di poter accedere alle agevolazioni.
Mario Pescatore
USB Lavoro privato