USB: parità di genere, basta violenze sulle donne!
3 min di letturaSi è svolto il 2 dicembre nella sala del dopolavoro ferroviario di Catanzaro lido, la riunione con le lavoratrici di vari settori, avente per tema la parità di genere e lotta alle violenze
Comunicato Stampa
Oltre alle lavoratrici, che hanno svolto una eccellente relazione, era presente la formazione politica di Potere al Popolo.
Un incontro per il sostegno della parità di genere in cui sono state esaminate numerose questioni che riguardano le donne: dal mondo del lavoro a quello famigliare – al lavoro domestico quasi sempre ad appannaggio della donne di cui mai se ne parla, ai sistemi di vecchio stampo patriarcale; alla dipendenza o ricatto economico nel convivere con un partner che ti vessa giornalmente, un tema “purtroppo” ritornato di attualità con numeri sconvolgenti di femminicidio e violenze (oggi ci sono 6 milioni e 700 mila violenze verso le donne).
L’assemblea ha preso un grosso impegno per la città di Catanzaro, sia con la società civile che con i vari gruppi che in questi anni hanno permesso il raggiungimento del riconoscimento di molti diritti (diritto di voto, parità salariale, aborto, abolizione delitto d’onore, ecc.), tuttavia siamo ancora distanti da un vero raggiungimento di uguaglianza e parità tra i generi; non si può ancora parlare, come sarebbe meglio dire, del principio di equità.
Una equità tra i sessi che deve ancora essere conquistata definitivamente, anche con la lotta di classe, visto che di emancipazione o parità di genere chiunque se ne riempie la bocca solo in alcune occasione e poi tutto rientra nella “Anormalità”.
Le LAVORATRICI oggi in vari interventi hanno sostenuto questa forte necessità di emancipazione femminile anche se riteniamo siano oltremodo emancipate; semmai sono i ruoli nella società che NON vengono riconosciuti, : oggi tutti devono essere uguali perché siamo uguali!
Non è una società sana quella che viviamo oggi, dove anche il modo di vestire diventa pretesto per discriminare una persona, fortunatamente che tantissime ragazze o madri sono uscite da questo isolamento con denunce pubbliche, dove si comincia a prendere coscienze che NON esistono due sessi ma esistono le persone che devono vivere allo stesso modo. Il valore di una persona non sta in quanto una persona si copre o si scopre, in base a quanto si trucca o come si veste ma in base alla testa e al comportamento!
I progressi purtroppo sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni; nelle posizioni dirigenziali e nella partecipazione alla vita politica e istituzionale, cosi come all’interno delle famiglie o dentro le città.
La riunione si è aggiornata a prossimi incontri pubblici cittadini per tenere sempre alta l’attenzione sul tema, per il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e della emancipazione di tutte le donne e le ragazze.