USB: tragedie famigliari come a Catanzaro non avvengono per “virtù dello spirito santo”
3 min di letturaAnni di denunce dove tutti si sono girati dall’altra parte
comunicato stampa
Pensavamo come USB, di intervenire a “bocce ferme” dopo la tragedia di Catanzaro dove hanno perso la vita tre nostri amici catanzaresi – Saverio, Mattia Carlo e Aldo Pio, Corasaniti per evitare soliti proclami a chi ne sa di più in tragedie del genere.
Per prima cosa vorremmo solo chiarire che la località Pistoia di Catanzaro, da tutti definita periferia, non è assolutamente cosi e nel centro della citta; da nord a sud da est ad ovest è tutta citta di Catanzaro non ce una periferia ghettizzata, semmai è stata abbandonata spopolata come tutta la citta lasciata all’abbandono culturale strutture e di assistenza assoluto in questo caso.
Nell’immaginario sociale, le periferie risultano aree lontane del centro delle città, il luogo delle tragedia “Pistoia” è integralmente incastonata nella città, il problema vero semmai è che tutta la città è principalmente periferia; potremmo fare l’elenco del degrado in tutti i quartieri, per l’assenza – di servizi, opportunità, relazioni con il resto degli altri quartiere mal collegati per la loro, fragilità spaziale, sociale ed economica, dove da decenni e decenni si sentono i soliti annunci sul come è possibile rigenerarli a partire dalle loro risorse e potenzialità.
Basterebbe su questo argomento, senza spaziare, rivedere quante manifestazioni della USB e comitati di quartiere, oltre alle note, sono state fatte proprio all’aterp agli uffici comunali, per le condizioni strutturali di quel complesso edilizio.
Denunce che vanno dalla criticità delle fondazioni, alle strutture in cemento armato, che non reggono più gli edifici – agli impianti interni quali idraulici ed elettrici; Della legge 46/90, in materia di impianti elettrici all’aterp hanno sicuramente perso il manuale!!
Cominciamo a verificare le prime inadempienze di chi doveva far vivere -non negli agi- le famiglie di località Pistoia, ma almeno in quel minimo di sicurezza a cominciare da quell’impianto in quella casa, in quella famiglia Corasaniti/Mazzei, – se fosse a norma dopo anni di denunce. Oggi esprimere cordoglio da chi ha dirette responsabilità è cosa facile, ci si libera la coscienza!!
Ma nella nostra città non è solo il degrado nei quartieri l’argomento principale, semmai è uno dei tanti che messi insieme ci pongono ultimi in qualsiasi argomento trattiamo, nel caso della famiglia Corasaniti/Mazzei, la situazione famigliare ed emergenziale drammatica cui vivevano era nota a tutti, costretti come tanti in questa città a stare chiuse in casa, alle prese con il figlio persona gravemente non autosufficiente, basandosi solo ed esclusivamente sulla loro esperienza fatta in famiglia!
Saverio; e dietro a lui l’intero nucleo famigliare fratellini e sorelle, totalmente dipendente da altri, incapace di compiere le minime azioni quotidiane, affidato completamente alle cure del padre e della madre da anni, visto che in questa città non è mai stato messo in rete un terzo settore dove poter dare risposte efficaci, NON a chiacchiere alla tantissima gente bisognosa , – un solo dato come USB ed altre associazioni di volontariato nel periodo di lockdown abbiamo assistito IN PIENA AUTONOMIA con l’aiuto solo dei cittadini, 460 famiglie, ogni giorno per mesi interi, – oggi con un caro vita e speculazione energetica tante associazioni di volontariato chiudono, quindi tante fragilità cittadine non possono più contare sul supporto di associazioni, operatori e volontari.
Ultimo dato sempre della famiglia Corasaniti/Mazzei, – con cinque figli di cui uno disabile certificato, semmai ce ne fosse bisogno, per poter ottenere un contributo la burocrazia dall’amministrazione locale gli richiedeva mensilmente la ricevuta dell’associazione di volontariato che lo portava a scuola, non bastava la disabilità o le condizioni di disagio – erano cosi sensibili alla disabilità che avevano bisogno delle “ricevuta” dell’ambulanza per ogni giorno che veniva accompagnato a scuola!!
USB ed associazione di Volontariato quello della strada, a fianco per sempre a questa famiglia come abbiamo sempre fatto in silenzio! – Catanzaro 24 ott.22