LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Vaccinazione antinfluenzale 2024-2025: un appello alla prevenzione

4 min di lettura
al-via-la-campagna-antinfluenzale

L’invito a vaccinarsi della Società Promozione della Salute


Le scorse settimane  hanno  segnato l’avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2024-2025 in tutta Italia. L’obiettivo è quello di proteggere la popolazione riducendo il rischio di malattia, ospedalizzazioni e decessi legati all’influenza, oltre a limitare la trasmissione del virus a chi è più vulnerabile.

La stagione influenzale 2024-2025 infatti non promette nulla  di buono, nell’emisfero meridionale (Australia, Sud Africa e alcuni Paesi dell’America Latina), dove c’è già stata l’influenza che presumibilmente circolerà in Europa, l’infezione si è dimostrata piuttosto contagiosa e capace di produrre un significativo numero di ospedalizzazioni, tanto che nei giorni scorsi si è ipotizzato che possa essere la più aggressiva degli ultimi 10 anni.

Il sottotipo australiano H3N2 del ceppo influenzale A, rappresenta una variante particolarmente immunoevasiva, in grado di eludere parte delle difese del sistema immunitario.

Il Presidente Regionale Calabria della Società italiana di Promozione della salute Giuseppe Furgiuele, interviene così sulla campagna vaccinale antinfluenzale 2024-2025: “Per ora la nostra Regione nonostante le temperature miti sta vivendo un notevole aumento dei casi di raffreddamento e dei malanni da virus parainfluenzali con l’influenza vera e propria che secondo le previsioni entrerà come ogni anno nella fase epidemica nel mese di Dicembre con l’arrivo del freddo più intenso e prolungato. I primi casi della variante australiana sono già stati segnalati in diverse regioni italiane, dobbiamo quindi prepararci attraverso una adeguata campagna antinfluenzale”.

Per cercare di contrastare i virus antinfluenzali anche in Calabria da qualche settimana si è ufficialmente aperta la campagna vaccinale antinfluenzale 2024-2025; l’influenza infatti rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia, ed è tra le poche malattie infettive, che, di fatto ogni individuo sperimenta più volte nel corso della propria esistenza.

Rappresenta una malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità che in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale. Alcune fasce di popolazione, come i bambini piccoli e gli anziani, possono essere maggiormente a rischio di gravi complicanze influenzali come polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento delle condizioni mediche pregresse.

L’influenza è molto contagiosa, la trasmissione del virus è infatti piuttosto veloce tra gli individui, si trasmette soprattutto per via aerea attraverso le particelle respiratorie che emettiamo quando parliamo, starnutiamo o tossiamo.

Le Circolari del Ministero della Salute e della Regione Calabria raccomandano di effettuare la vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti nella fascia di età 6 mesi-6 anni, alle persone di età maggiore o uguale a 6 anni e minore di 60 anni con malattie croniche, alle persone oltre 60 anni, alle donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”, ai familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio, a coloro che svolgono professioni sanitarie, al personale delle Forze dell’Ordine e alle categorie socialmente utili che potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione.

A tutte queste persone viene offerto gratuitamente. Oltre alla protezione personale la vaccinazione antinfluenzale aiuta a ridurre la pressione sui Pronto Soccorso e sui reparti ospedalieri, abbassando i costi sanitari e migliorando la produttività tramite riduzione dell’assenteismo lavorativo. Come da raccomandazioni del ministero della Salute e delle principali Società Scientifiche sottolinea il Furgiuele “sono disponibili diverse tipologie di vaccino e la somministrazione verrà  effettuata secondo criteri di appropriatezza, uno strumento fondamentale per ridurre significativamente la morbosità per l’influenza e le sue complicanze, scegliendo il vaccino più adatto alla persona destinataria,  ad esempio nella popolazione adulta ultrasessantenne saranno somministrati i vaccini ad alto dosaggio a adiuvati “potenziati” al fine di garantire una protezione ottimale”.

Si ricorda che a livello locale la governance della Campagna è dei Dipartimenti di Prevenzione e il vaccino antinfluenzale può essere somministrato nei centri vaccinali delle Asp,  dai medici di Medicina generale e dai  pediatri di libera scelta che grazie alla conoscenza del quadro clinico dei propri assistiti orienteranno i pazienti verso il vaccino più indicato.

“A sostegno di una corretta somministrazione del vaccino” conclude Furgiuele – si evidenzia che i vaccini inducono lo sviluppo di anticorpi circa due settimane dopo la loro somministrazione (10-14 giorni secondo l’ECDC) a tal fine idealmente la somministrazione del vaccino in queste settimane permetterebbe l’immunizzazione per il mese di dicembre nel quale è previsto l’inizio della fase epidemica. L’influenza rappresenta una minaccia per la salute soprattutto per gli anziani e i pazienti fragili ma la vaccinazione può e deve fare la differenza.

Click to Hide Advanced Floating Content