Vaccini in farmacia, 118 in caso reazioni e adrenalina
3 min di letturaSiglato l’accordo quadro tra governo, regioni, province autonome e associazioni di categoria: ecco cosa prevede
Al via le vaccinazioni anti Covid anche in farmacia. Secondo l’Accordo quadro tra il Governo, le Regioni e province autonome e le associazioni di categoria Federfarma e Assofarm, prenotazioni ed esecuzione dei vaccini verranno eseguite, da parte delle farmacie, seguendo i programmi di individuazione della popolazione target definite dalle autorità sanitarie e dunque le priorità fissate. Sono esclusi i soggetti estremamente vulnerabili e gli allergici gravi.
Le farmacie che aderiranno alla campagna vaccinale, dovranno darne comunicazione. La somministrazione dei vaccini contro Covid 19 avverrà da parte dei farmacisti abilitati sulla base di specifici programmi e moduli formativi organizzati dall’Istituto superiore di sanità. Si prevedono requisiti minimi strutturali dei locali e opportune misure per garantire la sicurezza degli assistiti e sarà necessario acquisire il consenso informato e della relativa scheda anamnestica prima della vaccinazione. E’ riconosciuta alle farmacie una remunerazione pari a sei euro a vaccinazione.
La vaccinazione in farmacia, stando a quanto previsto dall’accordo quadro, “dovrà avvenire seguendo percorsi in area esterna o anche interna, purché sia separata dagli spazi destinati all’accoglienza dell’utenza e alle attività ordinarie. E’ comunque possibile eseguire il vaccino a farmacia chiusa”. Oppure si possono allestire unità mobili come gazebo dedicati alla somministrazione e al monitoraggio dei vaccinati. Si raccomanda l’uso di mascherine Ffp2.
La farmacia dovrà “esporre un avviso all’ingresso, con chiare istruzioni sulle modalità di accesso e sul numero massimo di persone che possono accedere, garantire la presenza di indicazioni” delle norme anti-Covid, “assicurare la disponibilità di gel igienizzanti”, “attuare ricambio d’aria” nei locali.
E ancora, la farmacia dovrà “garantire che l’area dove avviene la somministrazione del vaccino, abbia poche superfici ad alta frequenza di contatto e offra la possibilità di una rapida disinfezione”. I vaccini a disposizione delle farmacie “devono essere conservati nei frigoriferi freezer destinati esclusivamente alla conservazione dei prodotti farmaceutici con monitoraggio costante della temperatura”.
Il locale per la somministrazione dei vaccini anti-Covid, si legge ancora nel protocollo firmato oggi, “deve avere dimensioni adeguate a garantire il distanziamento”. Dopo la somministrazione “è previsto un periodo di attesa di almeno 15 minuti per la sorveglianza della persona vaccinata. Nel caso la farmacia non sia provvista di un’area da dedicare alla vaccinazione e al monitoraggio, si potranno utilizzare spazi separati al di fuori, anche allestendo dei gazebo. Ogni soggetto coinvolto nella vaccinazione deve indossare una mascherina chirurgica Ffp2”. In caso non siano stati rilevati eventi avversi immediati, viene programmata o confermata la data del richiamo.
“In caso di reazione anafilattica dovuta alla vaccinazione verrà immediatamente avvisato il 118, il cui intervento sarà assicurato nel più breve tempo possibile”. Lo stesso sarà fatto in caso di comparsa “di orticaria improvvisa, problemi respiratori o emodinamici”.
“Le farmacie aderiranno numerose anche a questa iniziativa, animate da quello spirito di servizio che da sempre le connota e che durante la pandemia è emerso con forza. Daranno così un contributo significativo al raggiungimento dell’obiettivo di ottenere al più presto una copertura vaccinale adeguata”, assicura il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo, commentando insieme a Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm, l’accordo quadro.
“Siamo sicuri che l’Accordo quadro, a carattere nazionale, verrà velocemente recepito dalle regioni”, dichiara Cossolo in una nota ringraziando “il Governo, e in particolare il ministro della salute Roberto Speranza, per questo importante riconoscimento all’impegno costante delle farmacie, che fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono rimaste sempre a disposizione dei cittadini, ampliando anche gli orari di apertura e potenziando la propria attività con nuovi servizi”.