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Speciale nuovo vescovo Lamezia monsignor Schillaci: ricordando tre suoi illustri predecessori

3 min di lettura

Ricordiamo le vite dei vescovi Valensise, Giambro e Moietta, predecessori di Giuseppe Schillaci nella storia della diocesi lametina.

Stemma Episcopale del nuovo vescovo di Lamezia Terme Giuseppe Schillaci.

In occasione della solenne consacrazione e presa di possesso il prossimo 6 luglio  – su un grande palco allestito su corso Numistrano  di fronte la Cattedrale di Lamezia Terme – del nuovo vescovo della diocesi  lametina, monsignor Giuseppe Schillaci, Storiapop ripropone la lettura delle biografie di tre suoi illustri predecessori alla cattedra della diocesi di Nicastro (dal 1986 Lamezia Terme) quali furono il vescovo Domenico Valensise, originario di Polistena (RC) e raffinato teologo, del siciliano Eugenio Giambro, vescovo che attualmente ancora detiene il record di anni di permanenza nella diocesi, cioè ben 39 e di Vittorio Moietta d’origine piemontese, vescovo per soli due anni e già in vita considerato un santo.

In futuro abbiamo in cantiere di scrivere altre biografie sui vescovi lametini.

Domenico Valensise, vescovo di Nicastro dal 1891 al 1902.

Sarà questa una occasione dunque per i lettori di Storiapop, che vivono nella diocesi lametina, di prepararsi anche con la conoscenza storica dei vescovi del passato all’ingresso dell’ottantasettesimo pastore della diocesi calabrese.

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Giuseppe Schillaci è nato ad Adrano, in provincia e ricadente nella arcidiocesi di Catania, l’ 8 gennaio del 1958. Sacerdote dal 4 luglio 1987 per volontà dell’allora arcivescovo di Catania monsignor Domenico Picchinenna, è laureato in Filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma.

Dopo i primi anni da vice parroco e da parroco, Schillaci è stato fino allo scorso 31 maggio per 25 anni (dal 1994) prima vice e  poi rettore del Seminario arcivescovile di Catania e docente presso lo Studio teologico san Paolo, sempre a Catania.

In ambito diocesano è stato dal 1999 al 2006 Vicario Episcopale per la cultura, mentre dal 2006 è insignito del prestigioso titolo di Cappellano di Sua Santità che il Papa concede ai presbiteri segnalati dal loro vescovo diocesano per speciali meriti.

Vittorio Moietta, vescovo di Nicastro dal 1961 al 1963.

Schillaci predilige il pensiero filosofico di Emmanuel Lévinas, che ha centrato la sua riflessione sulla filosofia come Etica che si apre totalmente all’Alterità, la accoglie e la fa propria.

Schillaci subentra nel governo della diocesi lametina a monsignor Luigi Antonio Cantafora (1943), che è stato vescovo di Lamezia Terme dal 2 aprile 2004 al 3 maggio 2019, giorno in cui ha annunciato ai media presso la Curia diocesana, facendo ciò in contemporanea a Catania da parte dell’arcivescovo Salvatore Gristina e alla pubblicazione sull’Osservatore Romano della nomina da parte di papa Francesco di Schillaci a nuovo vescovo di Lamezia Terme.

 

Il Vescovo della diocesi di Lamezia Terme, monsignor Giuseppe Schillaci. Foto tratta dalla pagina FB Parrocchia Cattedrale Lamezia Terme.

Da quel momento Cantafora fino all’ingresso del 6 luglio prossimo gestisce la diocesi in veste di Amministratore Apostolico.

I riti di consacrazione e presa di possesso della Cattedra episcopale inizieranno alle h 17,00. L’ingresso per la partecipazione dei fedeli sarà senza pass. Saranno presenti dei maxi schermi su corso Numistrano per permettere a più persone possibili di assistere alla solenne liturgia consacratoria.

Eugenio Giambro, vescovo di Nicastro dal 1916 al 1955.

Eleveranno alla dignità episcopale monsignor Schillaci tre vescovi – come prescrive il Codice di Diritto Canonico – e saranno, come consacrante principale l’attuale arcivescovo di Catania Salvatore Gristina, mentre co-consacranti saranno l’arcivescovo di Catanzaro – Squillace Vincenzo Bertolone (attuale presidente della Conferenza Episcopale Calabrese) e il vescovo uscente di Lamezia Luigi Antonio Cantafora.

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Saranno presenti alla cerimonia il cardinale Paolo Romeo (arcivescovo emerito di Palermo), il vescovo emerito di Lamezia Terme Vincenzo Rimedio (pastore della diocesi lametina dal 1982 al 2004) i presbiteri, religiosi, religiose e i diaconi della diocesi lametina, sicuramente molti presbiteri dalla Arcidiocesi di Catania, quasi tutti i vescovi della Sicilia e della Calabria, oltre ovviamente i familiari e gli amici del nuovo vescovo.

M. S.

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