Valentino De Fazio, il grande scienziato lametino
3 min di letturaMedico, ricercatore e docente, Valentino De Fazio operò in Svezia e negli Stati Uniti prima di spegnersi a Napoli nel 1960 a neppure quarant’anni.
Valentino De Fazio nacque a Platania (CZ) da Basilio, medico condotto prima a Serrastretta (CZ) e poi definitivamente nella frazione di Accaria Rosario, e Giuseppina Scarano il 7 dicembre 1920. De Fazio frequentò dal 1930 al 1935 il Ginnasio Francesco Fiorentino a Nicastro (ora Lamezia Terme) e poi il liceo Umberto I di Napoli, dove dal 1937 al 1943 fu studente presso la facoltà di Medicina.
Conscio sin da giovanissimo di soffrire di una malattia rara come le calcificazioni cardiache e consapevole che l’Italia dell’epoca peccava di testi specialistici in lingua italiana, da autodidatta si mise a studiare le principali lingue straniere quali l’inglese, tedesco, francese e svedese, che imparò a parlare e a scrivere fluentemente. Tali studi gli permisero di svolgere ricerche teoriche e scrivere su riviste scientifiche di respiro internazionale.
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Il trasferimento in Svezia
Tra il 1945 e il 1947 Valentino De Fazio conseguì le specializzazioni in radiologia e in tisiologia. Nel frattempo fu nominato nell’ateneo partenopeo assistente di Clinica medica. Nel 1949 si trasferì in Svezia, dal cui governo vinse una borsa di studio per divenire assistente in Cardiologia presso l’ospedale reumatologico di Nynäshamn. Molte le lodi pubbliche e per iscritto in questi anni verso il dottor De Fazio da parte di medici italiani e stranieri.
Docente negli Stati Uniti
Rientrato in Italia, nel 1955 ottenne la libera docenza in Patologia e Metodologia Clinica presso l’Università di Roma, grazie alle sue oltre quaranta pubblicazioni scritte nelle principali lingue. Un suo scritto sulle calcificazioni fu inserito dal dottor prof. Di Guglielmo nel V volume del suo libro Patologia Speciale Medica. La sua fama di profondo conoscitore delle problematiche cardiache non poteva trattenerlo a lungo nel nostro paese. E così dal 1957 al 1959 divenne professore di Medicina generale presso la Wayne University of Detroit, nonché primario.
Nel 1958 giunse la nomina a professore titolare di Medicina interna nella già citata università nonché cardiologo presso l’Ospedale dei bambini di Detroit.
La morte
Nonostante questa fama immensa e i suoi numerosissimi impegni, non trascurava mai il ritornare in Italia nel piccolo paese di Accaria, dove tante persone semplici si recavano da lui per una visita medica che egli svolgeva con umiltà e pazienza, rifiutando qualsiasi forma di compenso.
In queste occasioni si recarono da lui anche importanti personalità politiche dell’epoca, fra tutte il potente ministro socialista originario di Cosenza Giacomo Mancini. L’amore per il suo paesello era così forte che intenzione di De Fazio era quella di costruirvi una clinica specializzata in Cardiologia. L’idea purtroppo non vide mai la luce.
Il suo cuore troppo stanco e ammalato si spense presto. Valentino De Fazio morì presso l’Hotel Vesuvio a Napoli il 22 ottobre 1960, a nemmeno 40 anni d’età. La sua salma oggi riposa nel cimitero di Accaria Rosario. Nel 1961 il comune di Serrastretta gli intitolò la scuola elementare di Accaria, oggi chiusa, mentre il vicino comune di Nicastro (oggi Lamezia Terme) decise di intitolare alla sua memoria l’erigendo istituto tecnico commerciale il 22 ottobre 1964.
Matteo Scalise