“Vedi Napoli” attraverso la sua musica. Lina Sastri ci racconta Napoli e Caruso
2 min di letturaLa stagione di “Armonie d’arte festival” diretto da Chiara Giordano, ha deciso di fare un personale e originale omaggio al grande Enrico Caruso a 150 anni dalla sua morte
Il concerto di ieri, una coproduzione originale tra Armonie d’Arte Festival e Orchestra Sinfonica della Calabria, ricorda il grande tenore raccontando Napoli attraverso i brani più belli della sua tradizione musicale e l’opera lirica.
Un accostamento apparentemente insolito, ma con un risultato finale raffinato ed originale.
Una affascinante e ironica Lina Sastri, elegantissima nel suo abito bianco, diventa voce narrante e cantante della storia del grande Caruso, ripercorrendone i momenti più emozionanti, facendo rivivere il mito senza tempo, ad una platea attenta che accompagna sussurrando i testi di Era di Maggio, Caruso, O Sole mio…
Compagno di viaggio emozionato ed emozionante Fabio Armiliato. Il grande tenore non smentisce la sua fama internazionale con una performance elegante e vigorosa, onorando brani meravigliosi come Por una cabeza e Vesti la giubba.
Intermezzo di questo viaggio nella memoria, Libertango, il Can Can, un americano a Parigi, affidate all’Orchestra sinfonica della Calabria, magistralmente a Francesco Ledda, con la direzione artistica del grande violinista Salvatore Accardo, insignita dell’importante riconoscimento del Ministero della Cultura come ICO – Istituzione Concertistica Orchestrale con sede a Vibo Valentia.
La Grangia di Sant’Anna di Montalto, raffinata cornice di un momento artistico di grande impatto emozionale, che termina con una meritata standing ovation ed un secondo bis richiesto con insistenza e regalato con generosità al pubblico incantato.
Al ritorno, attraversando una suggestiva Montalto, mi piace immaginare Caruso passeggiare tra i vicoli deserti e fermarsi ad osservare il panorama mozzafiato di un mare che tanto ricorda il suo amato golfo.
Tiziana De Matteo