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Vent’anni fa Marco Pantani re del Tour de France

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Marco Pantani trionfa

Sono trascorsi vent’anni da quel luglio 1998, un mese esaltante per il ciclismo tricolore. Marco Pantani, fresco vincitore del Giro d’Italia, si impone anche al Tour de France.

Vent’anni sono volati da quell’estate del 1998, proprio come volava lui, in sella alla bicicletta, bandana in testa e in piedi sui pedali, verso il successo. Marco Pantani da Cesenatico, un nome, una leggenda del ciclismo italiano. Abituato sin da piccolo a tirare forte sulle salite, specie se ispide, senza attendere la volata, Marco Pantani scriverà in maniera indelebile il suo nome nella storia dello sport.

Il trionfo alla Grande Boucle del Pirata

L’11 luglio 1998 parte da Dublino l’ottantacinquesima edizione del Giro di Francia, una Grande Boucle alla quale il Pirata, come sarà ricordato da tutti, partecipa da fresco trionfatore del Giro d’Italia.
È il 27 luglio e si corre la 15esima tappa del Tour da Grenoble a Les Deux Alpes con il passaggio sul Col du Galibier. È piena estate, ma sul rilievo francese è in corso una bufera; la pioggia e il nevischio rallentano i corridori, tutti tranne uno. È Marco Pantani che aumenta il giro del motore dei suoi polpacci e stacca tutti gli avversari, in primis la maglia gialla Jan Ullrich.
La folla sulle strade del Tour e le migliaia di spettatori a casa sono entusiasti. Il Pantani che taglia il traguardo è un uomo distrutto dalla fatica, una maschera di sofferenza sotto la quale si cela il sorriso di chi sa che ha appena compiuto un’impresa destinata a passare alla storia. Il tedesco Ullrich arriverà al traguardo quasi nove minuti dopo il Pirata. È la battaglia che diverrà simbolo dell’intera corsa.
Pantani, quel pomeriggio sul colle del Galibier, si prende la maglia gialla e non lascerà più fino alla passerella del 2 agosto agli Champs-Élysées.
È una impresa che entusiasma non solo gli appassionati di ciclismo, ma tutti gli sportivi e non solo d’Italia. Nel trionfo dello scalatore romagnolo gli italiani vedono come una vendetta sportiva della sconfitta di qualche settimana prima della nazionale di calcio guidata da Cesare Maldini contro la Francia ai Campionati del mondo di calcio poi vinti dai Galletti.

L’ultimo a vincere il Giro e il Tour nello stesso anno

Dopo Fausto Coppi, Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Stephen Roche e Miguel Indurain anche Marco Pantani riesce nell’impresa di vincere Giro e Tour nella stessa stagione e regala all’Italia una Grande Boucle a distanza di 33 anni dall’ultima vittoria di Felice Gimondi (era il 1965). Sarà proprio l’ex campione lombardo a premiarlo il 2 agosto lo sul podio allestito agli Champs-Élysées.
Pantani rimane l’ultimo corridore a compiere la doppietta Giro-Tour nello stesso anno, il secondo italiano dopo Fausto Coppi che fece il paio per due volte nel 1949 e 1952. In futuro (nel 2014) si unirà a questo privilegiato gruppo di campionissimi lo Squalo Vincenzo Nibali.

Il rapido declino di Marco Pantani

Ma quello del luglio 1998 sarà il punto più alto della carriera di Pantani; uno scalatore come lui abituato a dare il meglio di sé quando la strada era più dura non riuscì a valicare la salita più ripida della sua vita.
Nel 1999, dopo aver trionfato alla Vuelta a Murcia, da difensore del titolo verrà escluso dal Giro d’Italia dopo un’analisi dalla quale risultò un valore di ematocrito al di sopra del consentito.
La sospensione arrivò il 5 giugno, prima della penultima tappa della corsa rosa Madonna di Campiglio-Aprica; Pantani era maglia rosa, reduce da sette tappe vinte consecutivamente, e puntava ormai spedito al trionfo nella corsa iridata.
Il clamore mediatico fu enorme. Dichiarerà qualche ora dopo il Pirata: «Mi sono rialzato, dopo tanti infortuni, e sono tornato a correre. Questa volta, però, abbiamo toccato il fondo. Rialzarsi sarà per me molto difficile».

La morte

Ritornato alle gare nei primi mesi del 2000 Marco Pantani non sarà più lo stesso: il suo nome sarà più al centro dei processi per frode sportiva e doping che nelle cronache delle gare.
Affetto da depressione cronica Marco Pantani muore il 14 febbraio 2004 all’età di trentaquattro anni. Il suo corpo viene trovato in una stanza del residence “Le Rose” di Rimini. Causa della morte: edema polmonare e cerebrale susseguente a intossicazione di cocaina.
Varie indagini proseguiranno nel corso degli anni fin quando l’inchiesta bis sulla morte del ciclista certificherà che Marco Pantani è morto a causa di un sovradosaggio di cocaina.
Nel giugno del 2011, ai 2301 metri del Col du Galibier, teatro della memorabile impresa di una estate di vent’anni fa, è stata disvelata una stele in memoria di Marco Pantani, il Pirata.

Antonio Pagliuso

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