Vera standing ovation per la pianista moscovita Lilya Zilberstein
3 min di letturaLAMEZIA. Una vera standing ovation per la pianista moscovita Lilya Zilberstein, ospite della stagione musicale di Ama Calabria in un concerto organizzato in esclusiva regionale presso l’auditorium del Liceo “Campanella” di Lamezia Terme.
Un concerto storico che ha segnato una bella pagina della storia del panorama musicale di Lamezia Terme per i livelli di eccellenza di cui la grande pianista ha dato prova con una memorabile esecuzione di opere non sempre semplici o dai toni romantici e dai movimenti morbidi composte dai maggiori musicisti dell’Ottocento e primo Novecento.
Presente un vastissimo pubblico che ha ascoltato con interesse ed ammirazione l’eccezionale pianista che ha eseguito l’impegnativo programma con grande professionalità riuscendo a toccare il cuore degli spettatori conquistati totalmente dalle note dei brani studiati in profondità e interiorizzati alla perfezione. E così in quasi due ore, la Zilberstein ha interpretato in modo impeccabile, nella prima parte del concerto, la Sonata numero 3 in Fa diesis minore opera 23 di Alexander Scribian proseguendo con i 6 Moments Musicaux opera 16 di Sergey Rachmaninov, mentre, nella seconda parte, le 24 Variazioni sull’arietta “Venni Amore” di Vincenzo Righini e la Sonata in Fa minore Opera 57 “Appassionata” di Ludwig van Beethoven. Confermata con grande soddisfazione della platea la fama a livello internazionale che aveva preceduto l’arrivo a Lamezia della meravigliosa pianista Zilberstein., bambina prodigio in quanto inizia il suo percorso artistico fin dall’età di cinque anni nel celebre Istituto di Musica Gnessin di Mosca.
Nel 1985, a vent’anni, è vincitrice di alcuni concorsi russi per giovani musicisti, ma il successo e la fama internazionali arrivano con la vittoria al Concorso “Ferruccio Busoni” di Bolzano nel 1987. La sua vittoria destò scalpore per la sua giovane età e soprattutto perché la giuria di quel concorso assegnò un nuovo primo premio soltanto dopo cinque anni. Da allora la pianista, nata a Mosca ma residente ad Edimburgo, ha ottenuto consensi e riconoscimenti in Europa, America del Nord e del Sud e Asia. Invitata dai Filarmonici di Berlino e Claudio Abbado per la prima volta nel 1991, ha suonato con molte altre orchestre prestigiose, quali Chicago Symphony Orchestra, Orchestra Sinfonica Tchaikovsky di Mosca, London Symphony, Royal Philharmonic Orchestra di Londra, Orchestra Filarmonica della Scala di Milano. Negli ultimi anni ha stretto un eccellente rapporto artistico con Martha Argerich, con cui suona spesso in duo e con cui ha inciso la Sonata per due pianoforti di Brahms per Emi. La Argerich ha definito Lilya Zilberstein «una pianista completa, naturalissima, grandissima».
Lina Latelli Nucifero