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A Vibo la giornata nazionale in memoria delle vittime Covid

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mi hanno inoculato il vaccino sbagliato

A Vibo Valentia, Capitale italiana del Libro presentazione di “Mi hanno inoculato il vaccino sbagliato” di Marco Mottolese

 La Sindaca Limardo: “un libro che narra un vissuto destinato a cambiare le nostre vite”

Venerdì 18 marzo ricorre la “Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Coronavirus” e il Comune di Vibo Valentia dedica una serata, a partire dalle ore 17,00 nella Sala Consiglio del Palazzo Comunale, al ricordo dei caduti.

L’incontro partirà con i saluti di Nazzareno Putrino, Presidente del Consiglio comunale e a seguire gli interventi di Maria Limardo, Sindaca di Vibo Valentia e di Daniela Rotino, Assessora alla Cultura della città. Nel corso dell’incontro la testimonianza di Maria Maiolo e il contributo video di Annalisa Cuzzocrea, Vicedirettore de “La Stampa” .

A chiudere la serata, dopo le testimonianze, la presentazione del libro “Mi hanno inoculato il vaccino sbagliato. L’insostenibile solitudine del virus” del giornalista e scrittore Marco Mottolese, edito da Castelvecchi, apparso simbolicamente nelle librerie il 10 febbraio in coincidenza con l’inizio dell’allentamento delle misure precauzionali anti-Covid.

«Ho letto con gusto il libro dell’amico Marco Mottolese – dichiara la Sindaca di Vibo Maria Limardo-una lucida testimonianza che ho il piacere di ospitare nel giorno della commemorazione delle migliaia di vittime della pandemia, voce tanto autentica quanto ironica e pungente che cristallizza e testimonia, attraverso la narrazione, un vissuto destinato a cambiare profondamente e definitivamente le nostre vite, le nostre abitudini. Il testo è uno sguardo empatico ai tragici momenti vissuti tutti insieme che hanno reso il futuro incerto e lontano e, nel mio caso, con la trepidazione di chi ha la responsabilità dei propri cittadini» conclude la Sindaca.

A presentare la serata e intervistare l’autore, presente a Vibo, la giornalista Valeria Bonacci.

Il libro di Mottolese è una “cartolina dal futuro”, scrive Silvestro Serra nella prefazione. Una serie di racconti apparsi per un anno sul quotidiano “Leggo” che raccontano la trasformazione delle abitudini durante la pandemia. Un’anticipazione di cosa sarà la nostra vita futura. La scuola, gli autobus, gli aerei e i treni, i bar, i cinema e i teatri, i giovani, gli anziani, il Sud, il green-pass: con questi racconti brevi, Mottolese restituisce una fotografia limpida della pandemia affinché non si debba mai dimenticare lo sconvolgimento che ha recato il virus nelle nostre vite. Tante storie per un unico punto di vista, la lettura a tappe di un romanzo distopico che però siamo noi, oggi. 

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