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Vibo: si è costituito il duplice omicida Francesco Olivieri

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Carabinieri davanti al bar dove si è svolta la sparatoria a Limbadi, 11 maggio 2018.

Olivieri si è presentato la scorsa notte nel carcere di Vibo Valentia

VIBO VALENTIA. Finita la caccia al duplice omicida Francesco Olivieri che venerdì scorso, tra Limbadi e Nicotera, ha freddato due persone, Giuseppina Mollese di 80 anni e Michele Valarioti 63, e ne ha ferita un’altra.

Francesco Olivieri si è infatti costituito la scorsa notte nel carcere di Vibo Valentia. Il personale del carcere ha subito avvertito i carabinieri, che hanno preso in consegna il 32enne pluriomicida conducendolo in caserma.

Qui è stato sottoposto a un interrogatorio da parte del pm della Procura della Repubblica di Vibo Valentia. Si spera dunque che l’omicida decida di chiarire le ragioni effettive per le quali avrebbe ideato e avviato la sparatoria.

Secondo le informazioni fornite dalle forze dell’ordine, l’uomo potrebbe aver avuto una lista di persone da colpire. Perciò  erano state poste sotto controllo anche un paio di abitazioni di Nicotera: la casa di uno zio e di un medico con i quali l’Olivieri avrebbe avuto alcuni screzi in passato.

Rimane da chiarire anche il possibile coinvolgimento di un complice che avrebbe aiutato il pluriomicida a fuggire e a nascondersi. Non si sa dove Olivieri abbia lasciato il fucile utilizzato per compiere gli omicidi. Fucile che non aveva con sé nel momento in cui si è presentato in carcere.

Foto Francesco Olivieri LimbadiLa caccia al fuggitivo è proseguita senza sosta per giorni. Dapprima il raggio di azione delle forze dell’ordine è stato esteso alla zona del reggino più prossima a Nicotera, paese di origine dell’uomo; in seguito era stata posta sotto controllo tutta la regione, compreso il lametino e il territorio delle province di Catanzaro e Cosenza.

La maggiore preoccupazione da parte delle forze dell’ordine era costituita dal fatto che Olivieri, oltre a essere a piede libero fuggito sulla propria auto poi data alle fiamme, risultava ancora armato del fucile con il quale avrebbe compiuto il duplice omicidio.

Non solo, i parenti avevano informato i carabinieri che Francesco Olivieri, affetto da problemi psichici, non aveva con sé i farmaci di cui faceva uso.

V.D.

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