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Vibo Valentia. C’è un indagato per il migrante ucciso

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Vibo Valentia. C'è un indagato per il migrante ucciso

Vibo Valentia. C'è un indagato per il migrante ucciso

Non risulterebbe movente per xenofobia o cosche, disposta autopsia

VIBO VALENTIA. Svolta nelle indagini sull’omicidio di Soumayla Sacko, il 29enne del Mali ucciso a colpi di fucile sabato sera a San Calogero.

Un uomo di circa 40 anni, italiano, che abita a San Calogero è indagato per il delitto.

I carabinieri della Compagnia di Tropea e della Stazione di San Calogero gli hanno notificato un “avviso della persona indagata” e contestuale “notifica di accertamenti tecnici non ripetibili” emesso dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia.

Sulla sua identità viene mantenuto uno stretto riserbo.

Da fonti vicine alle indagini si è appreso solo che allo stato non risulta un movente xenofobo o legato alla ‘ndrangheta.

Oggi c’è stato il conferimento dell’incarico per l’autopsia sul corpo di Soumayla affidato al medico legale Katiuscia Bisogna.

E proprio per consentire all’indagato di nominare propri periti è stato emesso l’avviso.

L’uomo, secondo quanto si è appreso, dovrebbe essere sottoposto allo stub, l’esame per accertare la presenza di residui da sparo su mani e vestiti.

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