Vicenda Soverato, mobilitazione collettiva per isolare chi calpesta diritti
2 min di letturaLe immagini indecenti di Soverato, che nel giro di poche ore hanno fatto il giro di tutto il Paese, svelano una realtà che si consuma ogni giorno sulla pelle di migliaia di Beauty e di donne, uomini e giovani come lei che domandano lavoro e dignità
Comunicato Stampa
Le nuove e vecchie forme di schiavismo sommerso, lo sfruttamento più bieco a discapito di chi non può permettersi di rinunciare a quei pochi soldi, magari in nero, perché deve pensare alla propria famiglia, la realtà quotidiana di diritti e tutele costituzionali negate e calpestate: la vicenda di Beauty ci parla di tutto questo e guai a noi a farne un caso mediatico, che si esaurisce nel giro di poche ore.
Di fronte a tali brutalità, le istituzioni e la società calabrese tutta devono reagire con fermezza scegliendo di stare dalla parte delle persone e dei loro diritti.
Siamo vicini a Beauty e a quanti, come lei, domandano dignità, lavoro, giustizia. Confidiamo che le autorità competenti al più presto facciano chiarezza e accertino le responsabilità.
Ci appelliamo al presidente Occhiuto, allo stesso sindaco di Soverato e a tutti i sindaci calabresi, alle diverse realtà del mondo turistico, imprenditoriale, sindacale perché, da questa vicenda, si attui una mobilitazione collettiva che isoli quella minoranza di imprenditori che fa del lavoro un ricatto e uno strumento di prevaricazione e si tenga alta la guardia a tutela dei diritti delle persone e nell’interesse dei tanti imprenditori che in Calabria tutelano e valorizzano adeguatamente i loro collaboratori.
Movimento Lamezia Bene Comune