Vicenda Wanda Ferro, Romeo (CasaPound): “Manovra per escludere gli oppositori”
3 min di letturaLe parole di Federico Romeo (CasaPound)
Comunicato stampa:
Reggio Calabria – “Casapound Calabria esprime sconcerto per quanto capitato all’On. Wanda Ferro e auspica che prosegua nella ricerca della ‘mano’ che l’ha estromessa dal Consiglio Regionale per così tanto tempo” queste le parole del coordinatore regionale di Casapound, Federico Romeo.
“La vicenda ha del grottesco – prosegue Romeo – infatti già al termine delle elezioni del 2014 con il procedimento amministrativo che l’ha vista esclusa dal posto che le spettava di diritto è iniziato un vero calvario politico. È solo grazie al ricorso presentato dalla Ferro che con la sentenza n. 243/2016 la Corte Costituzionale ha disposto la declaratoria: “d’illegittimità costituzionale dell’art. 1 della legge della Regione Calabria 12 settembre 2014 n. 19 per la parte in cui elimina il rinvio all’art. 5, comma 1, della legge costituzionale 22 novembre 1999, n.1 (Disposizioni concernenti l’elezione diretta del Presidente della Giunta Regionale e l’autonomia statutaria delle Regioni) anziché al solo ultimo periodo del comma 1 di tale articolo. Ma la linea difensiva della Regione – continua Romeo – ha fatto sì che venisse avviato un procedimento che è culminato con l’esclusione di un altro consigliere di minoranza – l’On. Mangialavori – a favore dell’entrata in Consiglio della Ferro, miglior perdente, rendendo la vicenda ancora più surreale e machiavellica”.
È chiaro – incalza Romeo – che questa vicenda tende a colpire l’opposizione e i posti ad essa spettanti per diritto acquisito durante le elezioni, per favorire la stessa maggioranza. L’Istituzione Regione si è dimostrata sia in ambito amministrativo che politico poco imparziale e non si è mai spesa per istituire una Commissione d’Inchiesta per stabilire chi cancellò nella scorsa legislatura dopo l’uscita di scena dell’ex Governatore Scopelliti il diritto al miglior perdente candidato alla Presidenza del Consiglio Regionale di accedere in Consiglio Regionale. Modifica che peraltro fu applicata in regime di straordinarietà violando quel principio etico secondo il quale non si possa modificare una legge elettorale in queste condizioni. Quanto accaduto ci fa dunque ritenere che alla radice di quanto accaduto vi sia un gioco di potere che tende ad escludere gli oppositori politici per garantire un più ampio margine di governabilità alla maggioranza”.
“CasaPound Calabria – conclude Romeo – si unisce alla richiesta dell’onorevole Ferro di istituire una Commissione d’Inchiesta secondo quanto previsto dall’art. 32 dello Statuto Regionale e pretende dal Presidente Oliverio un impegno personale per accelerare i tempi al fine di poter fare finalmente giustizia riguardo una vicenda che ha macchiato ulteriormente la reputazione del Consiglio Regionale calabrese”.