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Vigilanti privati in sciopero

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Stamattina, i dipendenti dell’Istituto di Vigilanza Privata hanno protestato, davanti ai cancelli della società, ‘per porre l’attenzione sui continui soprusi che avvengono nell’azienda’. In prima linea anche l’Unione Sindacale di Base – USB Calabria – chiamata dai vigilanti ad agire, assieme agli stessi, per la tutela della dignità e dei dirirtti di lavoratori.
di Valeria Folino

Vigilanti privati

I lavoratori dell’Istituto di Vigilanza Privata s.r.l sita in via Molè, non sono più disponibili a sopportare le vessazioni di chi pensa che la retribuzione sia davvero un optional”, questa la protesta dei dipendenti dell’azienda di vigilanza privata “Buccafurri”.
Protesta da sempre sostenuta dall’Unione Sindacale di Base – USB – chiamata dai vigilanti ad agire, assieme agli stessi per la tutela della dignità e dei dirirtti di lavoratori. Dalle dieci di stamane, i dipendenti della vigilanza privata hanno manifestato, a Catanzaro, davanti ai cancelli della società ‘per porre l’attenzione sui continui soprusi che avvengono nell’azienda’.

Se sei buono ti tirano le pietre…sei cattivo e ti tirano le pietre, qualsiasi cosa fai tu sempre pietre in faccia prenderai.
Cittadini, noi siamo i vigilanti, siamo i lavoratori che vedete in mezzo le strade la notte, il giorno le domeniche e durante le feste, ci siamo ispirati alla canzone per dare un senso a quello che accade in questa azienda per noi della vigilanza diurna e notturna”
si legge nel comunicato di oggi della USB Federazione Regionale Calabria – settore vigilanza privata.

L’Istituto di vigilanza Buccafurri, lo ricordiamo,  è una azienda che ha sede a Catanzaro e dal 1964 fornisce servizi di sicurezza privata, notturna e diurna, ad una clientela istituzionale e non, e rappresenta una realtà tra le più importanti che operano in Calabria.
La ‘Buccafurri’ ha anche un appalto, per i servizi di sicurezza e vigilanza, nell’aeroporto di Lamezia Terme e le guardie dell’aeroporto assieme agli altri dipendenti (per un totale di 272 guardie particolari giurate e 38 portieri) soffrono, ormai da troppo tempo, questa situazione di disagio economico e non solo.

L’azienda, tra l’altro,  si rifiuta di aprire un tavolo di discussione con la USB per capire come uscire fuori da questo impasse” lamentano i vigilanti, in prima linea oggi con la USB nell’ accesa protesta in difesa dei propri diritti di lavoratori.

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