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Villella a Cittadino: anche Nicotera deve a me delle scuse

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“Chiedo solidarietà per i modi ed i toni utilizzati dal Presidente Nicotera durante il consiglio comunale rivolti alla mia persona”

Abbiamo tutti censurato il comportamento tenuto da Italo Reale venerdì in consiglio comunale. Certe cose non devono succedere. In nessun luogo. E men che meno nel luogo più alto della rappresentanza democratica cittadina. L’ho immediatamente detto a lui e lo dico qui pubblicamente. Credo che fossero doverose le scuse da parte sua e mi pare che siano prontamente arrivate a mezzo stampa nei riguardi della consigliera Cittadino. Questi episodi non fanno bene a nessuno. Non fanno bene a chi li pone in essere, né a chi li riceve. E fanno particolarmente male al partito che rappresento in consiglio comunale, che già tanti problemi deve risolvere al suo interno ed ai quali si aggiunge anche questo. Deciderà cosa fare. Per il momento lo faccio io. Ma per l’onestà intellettuale che mi caratterizza è giusto dire che l’episodio che ha riguardato la consigliera è avvenuto fuori dalla sala del consiglio mentre io e l’avvocato Reale stavamo discutendo sulle modalità di voto delle singole osservazioni. Avevamo in precedenza concordato una linea da seguire che alla luce dei fatti determinatisi in consiglio, si stava rivelando difficilmente perseguibile. Linea che comunque non metteva in discussione l’indirizzo sulla contrarietà del mio voto. A questo punto, la consigliera Cittadino lasciando i banchi del consiglio è uscita fuori dall’aula ed intervenendo nella discussione tra me ed Italo Reale censurava la legittima determinazione che il gruppo consiliare del PD aveva assunto, di pretendere la votazione su ogni singola osservazione. Italo Reale, a quel punto, le ha rivolto il Vaffa con il quale in maniera volgare ha inteso richiamare la consigliera a non interferire in una discussione tutta interna al PD. Ora, se certamente è da biasimare l’uso della parolaccia, che assolutamente non avrebbe mai dovuto essere pronunciata, sembra davvero troppo rinvenirci un atteggiamento sessista; non fosse altro che poco prima parole anche più forti erano state rivolte a Giancarlo Nicotera, che donna non è. 

Non c’era dunque un atteggiamento ostile nei riguardi della consigliera e mai Italo Reale avrebbe potuto pretendere che lei si allineasse alla linea di un partito al quale non appartiene. Diversamente, poiché quella linea il partito la esprime attraverso i suoi rappresentanti, soltanto da loro può pretenderla.  Qui non si tratta di essere marionette o pecorelle. Nei partiti funziona così. Si discute e ci si confronta sulle scelte da operare. A volte prevale una posizione, a volte un’altra, ma questo non significa sottomissione di qualcuno ad altri. Si tratta dell’applicazione del principio di democrazia.  É chiaro che chi non appartiene a partiti non deve confrontarsi con alcuno, né seguire alcuna regola.

Non sono intervenuta nei giorni scorsi perché erano arrivate le scuse da chi le doveva. Lo faccio ora chiedendo alla consigliera Cittadino se al contempo se la sente di esprimere solidarietà alla sottoscritta per i modi ed i toni utilizzati dal Presidente Nicotera durante il consiglio comunale rivolti alla mia persona sol perché stavo esercitando un legittimo diritto. Non so se si è accorta che lo stesso, seppure non abbia utilizzato parole sconvenienti, ha utilizzato espressioni molto aggressive, ma non mi pare che la consigliera ad oggi le abbia censurate.

Resto in attesa

Aquila Villella