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Villirillo (Libere donne): e se Davide fosse stato vostro figlio?

2 min di lettura
carabinieri

La prima cosa che mi viene da pensare, anche se non lo volessi, è una riflessione che si trasforma inevitabilmente in una domanda che pongo a tutti, genitori in primis: e se Davide fosse vostro figlio? Come avreste reagito?

Comunicato Stampa

Cosa avreste pensato? Cosa avreste fatto?

Con chi ve la sareste presa?

Ecco, partiamo da qui, dall’origine, dagli affetti più cari, dalla famiglia, dai nostri figli. Dal povero Davide, e dalla sua cara mamma.

Cosa non faremmo per assicurare loro una vita ed un futuro sereni e felici, possibilmente in una città, bella, vivibile e sicura?

Tutto, faremmo e facciamo di tutto.

Ma evidentemente e purtroppo, i nostri sforzi, il nostro lavoro e la nostra volontà, sembrano non bastare più.

Rimangono quasi vani, come una goccia in un mare di inciviltà, cattiveria, violenza gratuita, criminalità sempre più diffusa. Inspiegabile.

E l’aspetto forse meno incoraggiante di tutti, è che la situazione a Crotone, dati alla mano, peggiora di anno in anno.

Non siamo più sicuri ed al sicuro, questa è la verità, ed i più vulnerabili purtroppo, sono proprio i nostri figli, facile bersaglio di quei giovani teppisti, o delinquenti che dir si voglia, che vivono allo stato brado, senza regole, isolati da tutto e da tutti, “chiusi” in un mondo assurdo e quasi inaccessibile. Difficile e molto complicato raggiungerli, parlare con loro, ma anche e soprattutto con le loro famiglie.

Una tortuosa distanza sociale non ancora colmata, che continua ad aggiungere violenza alla violenza, e purtroppo ad allungare la triste lista di giovani ed innocenti vittime. Molto spesso, fra l’indifferenza di chi è testimone, e fra la complicità consapevole di chi è ancor più colpevole dell’autore materiale dell’atto criminoso.

Occorre maggiore sicurezza, questo è fuor di dubbio, ma sono necessari anche controlli territoriali più continui, decisi e capillari.

Certo, non si può prevedere l’imponderabile, ma combattere ciò che già si conosce, ed agire anche da deterrente a tale spirale di inaudita violenza, questo si, si può e si deve fare.

Caterina Villirillo
Presidente Associazione Libere donne

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