Viola: Dimissioni Sirianni risultato di persone esterne a Lamezia che vogliono condizionare il Partito.
3 min di letturaTra essi anche Antonio Sirianni che ha prestato la sua credibilità ad un progetto scellerato di cui oggi rimane vittima. Siamo accanto a Sirianni e comprendiamo la profonda amarezza, ma non le dimissioni, se significano abbandono.
Antonio Sirianni è il terzo segretario del Partito Democratico che a Lamezia Terme si dimette, dopo il segretario del circolo Cosentino di Sambiase e il segretario della Primerano, storica sede del PCI e poi diventata la più grande sede provinciale del Partito Democratico.
Si sono dimessi tutti non per loro demeriti o dimissionati da alcuno, ma solo perché hanno ritenuto di non avallare decisioni di personaggi esterni che hanno messo le mani nel partito democratico di Lamezia Terme. Sono gli stessi che hanno impedito di completare il quadro dirigenziale che il partito stava concludendo con l’ultimo congresso per l’elezione del segretario cittadino.
A segretario cittadino ero l’unica candidata che aveva presentato un progetto e un programma condiviso e sostenuto dalla assoluta maggioranza degli iscritti. Ma la convocazione degli iscritti fu prima rinviata due volte e poi non più convocata, lasciando il partito volutamente senza guida. Fu l’inizio del tracollo ed iniziò l’allontanamento mio e di tanti altri iscritti che non hanno ritenuto di poter validare lo smantellamento che si stava perseguendo con l’unico scopo di sostituirsi.
Purtroppo, ci sono riusciti anche per il sostegno di alcuni iscritti che hanno creduto alla raccontata possibilità di rinnovamento. Tra essi anche Antonio Sirianni che ha prestato la sua credibilità ad un progetto scellerato di cui oggi rimane vittima. Siamo accanto a Sirianni e comprendiamo la profonda amarezza, ma non le dimissioni, se significano abbandono. Lo invitiamo a continuare ad esser presente assumendo un nuovo ruolo che certamente potrà risultare utile alla Città ed alla rinascita vera del Partito Democratico a Lamezia.
Siamo stati silenti in questo lungo periodo per rispetto delle nostre idee e dei ruoli che molti di noi, ed anch’io, avevamo svolto nel Partito Democratico di Lamezia Terme. Ora non più. Continuiamo a non riconoscerci in questo partito provinciale e regionale ma crediamo di avere un obbligo di chiarezza verso gli elettori di sinistra e del Partito Democratico.
Questo compito svolgeremo a difesa della Città e delle idee che ci guidano nel solco dei veri personaggi lametini del PD e della sinistra che con onore ed impegno hanno rappresentato Lamezia Terme in tutte le sedi, e per rispetto agli elettori di sinistra lametini. La prossima tornata elettorale per il rinnovo dell’amministrazione regionale, che è alla base delle odierne mosse, per occupare le posizioni più utili nelle candidature del Partito Democratico che non possono e non devono essere il risultato di favori o di scambi, veri o presunti, ma la proposta di candidati responsabili, chiaro esito di progetti e di proposte verso la Città e non di mercanteggiamenti alla ricerca comunque del voto in più.
Siamo stati e rimarremo sempre al servizio della nostra città.