Viola (PD): ex cantina sociale, la Città ha diritto alla chiarezza
3 min di letturaLa Città ha diritto alla chiarezza nel merito di quanto sta accadendo riguardo la cantina sociale
Comunicato Stampa
Quel posto per noi è il luogo ove i nostri nonni, zii, parenti, amici hanno trovato lo sbocco del loro lavoro per anni ed anni quando altro lavoro non era facile rinvenire e quando l’agricoltura e la viticultura era la principale attività di larghi strati della popolazione lametina e d in ispecie di quella dell’ex Comune di Sambiase.
Perciò noi crescendo abbiamo guardato a quel posto con rispetto e con la convinzione che era un luogo da preservare per le future generazioni come luogo della memoria della nostra storia.
Trattando della cantina sociale in questi giorni i Lametini hanno inteso che il progettista,anche consigliere comunale, ritiene di aver avuto a che fare con un rudere ed con qualche residuo di ferraglia e forse aspetterebbe anche riconoscimenti.
Anche il Sindaco di questa amministrazione comunale sostanzialmente ha espresso gli stessi concetti.
Lo stesso Sindaco di questa amministrazione per giorni e giorni ha dichiarato che la decisione di non valorizzare la cantina sociale risaliva alla precedente amministrazione e,questa amministrazione praticamente, non aveva alcuna responsabilità nella decisione.
Il consigliere comunale Rosario Piccioni ha chiarito che la precedente amministrazione non aveva preso quella decisione in apertissima contraddizione con l’attuale Sindaco.
Ed anche l’ex Sindaco Speranza fa chiarezza ripercorrendo le decisioni della precedente amministrazione con un articolo sui media ai quali è stato dato il titolo di “l’attuale amministrazione falsifica la realtà” che aggiunge, anche, che nessuna decisione diversa sarebbe stata accettata dai consiglieri comunali della sua amminitrazione.
In sostanza viene affermato che quanto affermato dal Sindaco attuale non è vero creando una vera e propria questione di credibilità della suprema istituzione comunale che non può non coinvolgere il Consiglio Comunale.
Perché il Sindaco non può e non deve essere sfiorato da dubbi quando informa la Città su una vicenda che è destinata a lasciare il segno negli anni comunque vada a finire l’eventuale ricorso ad una decisione di autorità legale.
Noi crediamo che il Consiglio Comunale debba assumere decisioni chiare che riguardano le forze politiche presenti ed i singoli consiglieri comunali.
Noi riteniamo che vi debba essere una sicura differenziazione tra chi ritiene che quel luogo sia un grumo di ferrivecchi e ruderi semplicemente da abbattere per una nuova costruzione che impegnerà anche i terreni circostanti e chi ritiene che quello,invece, sia stato un luogo di lavoro ed oggi deve essere un luogo della memoria della nostra società e della nostra cultura.
Noi riteniamo che il Sindaco della Città non debba essere nemmeno sfiorato dalla possibilità che si sia rivolto alla Città cercando una motivazione politica nell’attribuire ad altri, la decisione della vendita.
Il Consiglio Comunale di Lamezia Terme non può e non deve rimanere assente.
Abbiamo la necessità che la Città sia informata e partecipi perché è la prima condizione per sperare che vi sia un risveglio di partecipazione e di coinvolgimento nelle questioni quando sarà il momento delle urne.