Vis-à-vis con… Caterina Destito
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Benvenuta, carissima! Siamo entusiasti di averti ospite nel salotto virtuale di Lameziaterme.it: la redazione tutta, nel porgerti i saluti più affettuosi, esprime tutta la sua gratitudine per aver accolto un invito, contraccambiato con la cortesia e la gentilezza che contraddistinguono la tua persona.
Tra noi, allora “multa paucis”, ovvero “multum in paucis”, o “multum in parvo”: la sto facendo lunga, per sortire il sorriso empatico e simpatico che sai partecipare con pienezza.
La scuola tra ieri ed oggi: involuzione o evoluzione?
Apparentemente in evoluzione, grazie all’ avvento dei nuovi Mezzi di Comunicazione, in realtà sta subendo un forte regresso proprio perché manca il contesto dello Studio serio e severo, soprattutto nell’acquisizione delle “informazioni” fondamentali di Analisi Grammaticale, Logica e del Periodo che, non a caso, contribuiscono alla Formazione della Logica, senza la quale risulta deficitaria anche l’ espressione Verbale; aggiungerei, a tal proposito, che non è rilevante soltanto quello che diciamo, ma soprattutto COME lo diciamo, e ben si sono espressi a tal proposito sia Terenzio che il grande Cicerone, solo per citarne alcuni.
Rifaresti la stessa scelta, se avessi la possibilità di riscrivere la tua storia?
Pur se il nostro Lavoro in termini di remunerazione è valutato in Italia, sì e no quanto un obolo, rifarei sicuramente questa scelta perché la nostra Professione ha l’onore e il privilegio di FORGIARE CERVELLI nella fase più importante della Formazione dei Giovani e dei futuri Cittadini. In breve, attraverso una sana Informazione (certamente non basata sul solo Nozionismo Mnemonico destinato a scomparire), corroborata dagli Esempi non solo dei grandi Personaggi, ma anche e soprattutto della vita pratica degli stessi Insegnanti, che sono veramente tali se e quando lasciano un SEGNO nel ricordo dei loro Alunni; in più il nostro Lavoro ha il merito di prolungare la nostra Giovinezza, giacché chi sta al mulino certamente s’è infarina.
Quanto è significativa a livello comunitario la presenza di docenti impegnati sul territorio?
La presenza di bravi Docenti sarebbe fondamentale sul Territorio, se la classe politica Dirigente si rendesse conto del loro valore, ma purtroppo così non è: ti rimando, a tal proposito, alla Favola della perla e del Pescatore. Viviamo culturalmente tempi bui, in cui tutte le vacche sono nere…in una notte ancora più nera, nonostante l’avvento e la propaganda dell’IA; il che è ancora più grave.
L’uso dei social e il mondo scolastico: cosa ne pensi a riguardo?
I Social sono un’arma a doppio taglio: utilissimi se si dispone già di un’ottima Formazione di base e si sa distinguere il vero dal falso; negativi al massimo per Giovani disinformati, facili prede di tanti imbroglioni in rete, nostalgici della sindrome del capobranco e del capro espiatorio, per non parlare di altre nefandezze…Si rivelano tuttavia delle eccezioni, come nel caso dello Studente GIGANTINO.
Un consiglio per i nostri giovanissimi?
Consiglierei ai Giovani, nel momento della scelta, di tuffarsi sempre in un mare grande, e non in una pozzanghera, nel momento della scelta degli Studi da seguire, tenendo presente che il vero Asso sono i bravi Professori; in quanto ai Dirigenti, spesso appoltronati grazie a Concorsi truccati, certamente oggi non sono gli illuminati portabandiera d’ una Cultura auspicabile, ma spesso inesistente; per non parlare del Buon Esempio in sede di Civiltà e Legalità.
Un’esortazione per chi è al di qua della scuola, nel sistema scolastico?
Ricordarsi sempre da dove proveniamo, se vogliamo orientarci sul dove andare, con centinaia di Alunni al seguito, Esseri Pensanti che dovrebbero raddrizzare quel Futuro le cui tracce al momento appaiono confuse, se non caotiche e del tutto divergenti dal Buon Senso.
Come ci congederesti con una massima filosofica?
A bruciapelo mi torna in mente il monito d’ un grandissimo Peripatetico, che certamente non aveva bisogno dello spartiacque d’ una Cattedra per farsi seguire dei suoi Discepoli: I GIOVANI NON SONO VASI DA RIEMPIRE, MA FOCOLAI DA ACCENDERE! Un certo Aristotele…
Prof. Francesco Polopoli