VOLA l’associazione che regala sorrisi a bambini e anziani
7 min di letturaVo.La. è un’associazione di volontariato e assistenza sociale che ha la finalità di supportare, psicologicamente e moralmente, bambini e anziani ricoverati negli ospedali e nelle case di cura. Intervista video al Presidente Vincenzo Nicastri.
di Valeria Folino
Un sorriso può fare la differenza, lo sanno bene i volontari di Vo.La. e lo sanno, soprattutto, i bambini del reparto pediatrico dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme o gli anziani ricoverati presso le varie case di cura della città.
Quei sorrisi raccontano, di per sé, chi sono o cosa sono i volontari che si aggirano tra le corsie della struttura ospedaliera lametina; ma è importante capire l’utilità delle organizzazioni di volontariato nella nostra città.
Il volontariato, in particolar modo quello praticato in ambienti difficili e complessi come quello ospedaliero, è di fondamentale importanza soprattutto in quelle realtà dove si riscontrano delle carenze assistenziali dello Stato verso le categorie più deboli delle società.
Vo.La., ossia volontari lametini, è un’associazione di volontariato e assistenza sociale che vede nella gratuità e nella solidarietà sociale i suoi principali elementi distintivi.
“L’associazione – recita lo Statuto di Vola – persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale ed educative nel campo socio sanitario. L’associazione intende rendere a tutti coloro che non si trovano nella pienezza dei propri mezzi fisici e psichici, un servizio qualificato, volontario e gratuito.
La sua attività consiste nel supportare psicologicamente e moralmente tutti coloro che non si trovano nella pienezza dei propri mezzi fisici e psichici.
L’associazione opera nelle strutture ospedaliere e nelle altre strutture socio-assistenziali (case di cura, Hospis, ecc.) con un servizio organizzato, qualificato e gratuito per assicurare una presenza amichevole accanto ai malati nell’ambito delle strutture stesse offrendo loro, durante la degenza, calore umano, dialogo, aiuto per lottare contro la sofferenza, l’isolamento, la noia”.
L’organizzazione, molto attiva e presente nel territorio con molteplici attività, eventi ed iniziative, ha al suo interno un assetto ben strutturato tra presidente, direttivo e oltre sessanta soci: Vincenzo Nicastri (Presidente), Giuditta Serra (Vice Presidente), Giuseppe De Cicco (Vice Presidente), Rossella Davoli (Segretaria e resp. case di cura), Maria Grazia Aiello (tesoriere), Marco Barletta (resp. casa di cura S. Domenico di Lamezia Terme e resp. della comunicazione Ass. VO.LA), Gessica Nicolazzo (resp. reparto Pediatria ospedale civile “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme ass. VO.LA), Donatella Mastroianni (resp. corsi di formazione ass. VO.LA) e Paola Di Cello (resp. feste ass. VO.LA).
Nel marzo 2014 Vola, grazie anche alla preziosa collaborazione con il Rotaract Club di Lamezia Terme, ha inaugurato il progetto di clown – therapy presso il Reparto di Pediatria del nosocomio cittadino, alla presenza dell’allora Sindaco Gianni Speranza.
La clown – terapia, detta anche terapia del sorriso, è una tecnica praticata da volontari esperti del settore che si mascherano da clown, appunto, ed è rivolta ai pazienti, specialmente bambini e anziani ricoverati in strutture ospedaliere e in case di riposo, per alleviarne lo stato d’ansia e la sofferenza.
Loro compito è sdrammatizzare le pratiche sanitarie e cercare di indirizzare le emozioni negative, quali paura, rabbia, delusione, tristezza, verso sentimenti più positivi come il sorriso, il coraggio, la speranza e la gioia.
Anche il personale sanitario riceve beneficio dal loro servizio, soprattutto perché facendo calare i livelli dell’ansia, facilita il rapporto terapeutico dei sanitari con i piccoli pazienti.
Per definire che cosa sia la clownterapia si potrebbe citare un dialogo tratto dal noto film Patch Adams che racconta la storia del medico statunitense, conosciuto come l’ideatore della terapia del sorriso: “… questo pezzo di gomma rossa, applicato sulla faccia, può illuminare la giornata a qualcun altro, anche ad un paziente d’ospedale che soffre, e non è utile solo con i bambini ma con chiunque.
I pazienti si aprono, ti confidano i sogni, le fantasie e se tocchi il tasto giusto nel loro cuore, si illuminano e se pure per un momento dimenticano completamente la malattia, neanche sentono più il dolore”.
Molti studi clinici dimostrano le potenzialità salutari del sorriso e, più in generale delle emozioni positive. Una ricerca condotta dal servizio Terapia del Dolore dell’Ospedale Pediatrico Meyer e pubblicato sulla prestigiosa rivista statunitense “Pediatrics” ha dimostrato che è possibile contenere l’ansia dei bambini sottoposti ad intervento chirurgico grazie ai “clown”; sono stati studiati 40 bambini da 5 a 12 anni, che dovevano sottoporsi ad intervento di chirurgia, di cui la metà era accompagnata in sala pre-operatoria da 2 clown e da un genitore, mentre l’altra metà era portata soltanto da un genitore (come di routine).
Nel “gruppo sperimentale” due clown conoscevano il bambino in reparto, trascorrendo insieme circa 15-20 minuti, per poi accompagnarlo fino dentro alla sala operatoria, dove il bambino veniva addormentato dagli anestesisti, mentre era distratto da giochi e magie dei clown.
Tramite specifici test psicologici, è stata misurata l’ansia del bambino e del genitore e sono state fatte interviste a genitori, clown, nonché a medici e infermieri della sala operatoria. I risultati indicano che l’ansia dei bambini, accompagnati dai clown, diminuisce quasi del 50%.
Inoltre, i bambini con i clown non presentano un innalzamento della paura all’avvicinarsi dell’anestesia, come invece succede a quelli senza clown. Anche i genitori – sempre secondo gli autori della ricerca – hanno espresso parere favorevole all’iniziativa, oltre che per gli effetti positivi nei loro figli, anche perché si sentono loro stessi un po’ distratti e rilassati dalla allegra presenza dei clown.
Ovviamente, non basta un naso rosso e una parrucca per diventare terapisti del sorriso: i volontari Clown ricevono una formazione specifica (nella scuola clown) oltre che una rigida selezione in base ai presupposti fondamentali richiesti, ovverosia equilibrio della personalità, attitudini artistiche, solarità, capacità di lavorare in equipe e amore per bambini e anziani.
A cura dell’associazione vi è la formazione dei tirocinanti con corsi tenuti da professionisti Clown. Il corso, della durata complessiva di 40 ore, è stato inizialmente finanziato dalla fondazione Calabria Etica.
L’associazione Vola è operativa e presente oltre che nell’ospedale di Lamezia Terme (nei reparti di Pediatria e Ortopedia) anche presso la Casa di Cura “San Domenico”, la Casa di Cura “Madonna del Rosario” e la “Bosco S. Antonio”.
Il progetto “Nasi Rossi a domicilio!” è l’altra importante iniziativa di utilità sociale per bambini che devono sostenere terapie mediche al di fuori dell’ospedale; anche questo progetto è gratuito, come tiene a sottolineare Marco Barletta, uno dei responsabili dell’associazione: “Vola è un’associazione no profit: sia le uscite su chiamata, sia il “servizio a domicilio”, sia le giornate in Ospedale o nelle case di riposo, è tutto gratuito. Il nostro scopo è quello di regalare un sorriso a chi ne ha bisogno”.
E’ in questo modo, dunque, che la “risata” diviene un veicolo per portare, al bambino o all’anziano, un vero e proprio soccorso di tipo psicologico, portando sollievo anche ai familiari e al personale medico.
Vola è presente su più fronti nella città, anche perché, al giorno d oggi, come ci spiega Marco Barletta “si deve cercare di arrivare al cuore delle persone in più modi: dalla presenza nelle piazze, ai giornali, ai social alla TV.
Affinché tutti, giovani, ma anche meno giovani, possano conoscere questa realtà e avvicinarsi con gioia e responsabilità al volontariato.
Vola è aperta a tutti coloro condividano l’impegno della solidarietà civile e sociale e, soprattutto, l’amore per bambini e anziani”.
Grazie alla possibilità offerta dalle emittenti RTI Canale 12, esse TV al canale 112 (circuito regionale) ed ST Television al canale 628, va in onda il programma, giunto ormai alla 58esima puntata, “Mark & Vincent – A Spasso COL SORRISO”. Nella trasmissione, condotta da Marco Barletta assieme al presidente di Vola Vincenzo Nicastri, si affrontano con delicatezza varie tematiche ma, allo stesso tempo, non si perde mai di vista l’obiettivo primario della stessa associazione: regalare una risata o un sorriso.
Una organizzazione quella di Vola, dunque, molto attiva e sempre impegnata non solo a Lamezia Terme ma anche nelle zone limitrofe, come ad esempio Vibo Valentia, o dovunque vengano chiamati.
Ma come è nata l’idea di creare questa associazione? Lo abbiamo chiesto al presidente di Vola, Vincenzo Nicastri che insieme alla moglie MariaGrazia Aiello ha fondato Vola: di seguito intervista – video al Presidente.
Vola, inoltre, organizza due convegni annuali: “Diversamente Volontari” dove si consegnano i diplomi ai corsisti della scuola Clown, e “No alla Pedofilia rompiamo il silenzio” (nell’ultimo, tenutosi il 15 Ottobre, è stato presente Massimiliano Frassi, Presidente della Prometeo. Tra le nuove iniziative dell’associazione, c’è il progetto Gruppo Cosplay, recentemente presentato, nel quale i volontari si mascherano da personaggi dei cartoni animati o, comunque, personaggi amati dai bambini.
A conclusione, ciò che emerge dai commenti di chi fa parte o ha fatto parte dell’associazione, è la consapevolezza che fare volontariato, soprattutto con anziani e bambini, non significa solo “donare” qualcosa di sé ma anche ricevere qualcosa dall’altro e, a volte, anche più di quanto si possa immaginare.
Che sia “Vola” o una delle tante altre associazioni presenti a Lamezia, l’importante è cercare comunque di avvicinarsi e approcciarsi al volontariato perché, ciascuno nel suo piccolo, può fare molto per la città. Se si uniscono tutti i piccoli contributi di ogni singolo volontario di una associazione e, a loro volta, se si somma e si coordina il lavoro di tutte le associazioni presenti nel territorio, si può davvero fare tanto per una cittadina come Lamezia.
Ringrazio Marco Barletta per la disponibilità, Vincenzo Nicastri per l’intervista concessami e ringrazio, soprattutto, il piccolo grande mondo di VoLa perché, l’entusiasmo del Presidente e dei volontari, che ho seguito per l’articolo, mi ha arricchito personalmente trasmettendomi un’emozione che ha accompagnato sin da subito il mio scrivere.