Volontariato Vincenziano visita il SAI di Lamezia Terme Luna Rossa
3 min di letturaNella parrocchia San Giovanni Battista di Sant’Eufemia, il Volontariato Vincenziano continua il suo “cammino in uscita”, seguendo un approccio sinodale che pone al centro l’importanza delle relazioni umane. In un contesto spesso difficile e dimenticato, si impegnano a portare un sorriso e un gesto di solidarietà, offrendo supporto e conforto a chi ne ha bisogno.
Recentemente, il gruppo ha avuto l’opportunità di visitare il SAI di Lamezia Terme Luna Rossa, una comunità di accoglienza per minori stranieri non accompagnati.
Luna Rossa è un’esperienza dell’ Associazione Comunità Progetto Sud fondata da don Giacomo Panizza.
Qui, i ragazzi intraprendono un percorso di integrazione fondamentale per il loro futuro. Dopo il compimento dei 18 anni, hanno la possibilità di rimanere per sei mesi in un programma di preparazione all’età adulta, un momento cruciale per abituarsi al distacco dalla comunità e pianificare la loro vita o fino ai 21 anni laddove viene riconosciuto loro il “cosiddetto” prosieguo amministrativo dal Tribunale per i Minorenni.
La coordinatrice della comunità Anna Bambara, che lavora a stretto contatto con i ragazzi, ha sottolineato l’importanza di questo periodo di transizione. “Serve a farli sentire meno soli e a fornire loro gli strumenti necessari per affrontare il futuro con maggiore consapevolezza”, ha dichiarato. Queste parole rispecchiano la missione del volontariato Vincenziano, che si impegna a creare legami significativi e duraturi.
Per i volontari, l’esperienza a Luna Rossa è stata particolarmente toccante. Ascoltare le storie di vita di questi giovani, spesso segnati da esperienze drammatiche e difficili, ha rappresentato un momento di grande crescita personale. I volontari hanno potuto offrire non solo il loro supporto, ma anche ascolto e comprensione, elementi essenziali per far sentire i ragazzi accolti e valorizzati.
Enza Aloe, presidente del gruppo, ha sottolineato l’ importanza di tali iniziative, affermando :”Non esiste povertà più grande di chi ha perso tutto e si trova lontano da casa e, soprattutto lontano dagli affetti”. Queste parole risuonano come un richiamo alla solidarietà e all’ umanità, invitando tutti a riflettere sulle sfide che affrontano questi giovani e sull’importanza di un supporto continuo da parte della comunità.
Il “cammino in uscita” del volontariato Vincenziano non è solo un percorso di aiuto concreto, ma un viaggio di scambio e crescita reciproca, dove ogni sorriso e ogni gesto di solidarietà contribuiscono a costruire un mondo migliore, più inclusivo e umano.