Zini (Assindatcolf): “Vaccino a badanti per evitare rischi in famiglia”
3 min di letturaAndrea Zini, presidente Assindatcolf (Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico), propone la vaccinazione per gli assistenti al fine di preservare la salute delle famiglie
“Mancano i vaccini? A questo punto, se non si possono vaccinare gli assistiti, almeno si vaccinino gli assistenti che comunque sono quelli che portano un maggiore rischio all’interno della bolla familiare”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Andrea Zini, presidente Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, componente della Federazione Italiana Fidaldo.
“Bene – afferma – prima la vaccinazione per gli over 85, poi degli over 65, anche se con quest’ultima ci spingiamo già a primavera inoltrata se non estate. Però abbiamo segnalato che mancava completamente una presa in carico degli assistenti”.
“Lo stesso viceministro Sileri – ricorda Andrea Zini – si è preso in carico la nostra richiesta, citando le badanti tra le categorie che svolgono attività lavorativa a rischio, ovvero a strettissimo contatto con le persone più fragili, anziani anche over 85, malati e disabili. Ma questo si scontra con la realtà dei fatti: parliamo di 460mila lavoratrici e più del doppio considerando gli irregolari che credo si dovrebbero comunque vaccinare”.
“Il problema – ammette il presidente di Assindatcolf – è la mole di persone da vaccinare tra assistiti e assistenti parliamo di almeno 2 milioni di persone. Sono numeri che rispetto all’approvvigionamento dei vaccini ci rimandano a dopo l’estate”.
“Inoltre – prosegue – si sono sommati due fattori. Primo: c’è una sorta di silenzio sul tema perché si solleva un problema legato agli extracomunitari, un problema politico. Secondo: c’è la presa di posizione di Francesco Landi, presidente della Società italiana di geriatria e gerontologia e responsabile del Day Hospital post-Covid del Policlinico Gemelli di Roma, che a proposito della scarsità dei vaccini, soprattutto quelli su cui si contava per allargare l’effetto gregge hanno dei limiti di età, sostiene che, se i vaccini anti-Covid a disposizione per gli over 65 sono disponibili in dosi minori rispetto al piano del governo, si dovrà provvedere allora a somministrarlo ai loro contatti: dalle badanti a chi se ne prende cura”.