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Zungri, confermata anche in appello la condanna per l’ex parroco pedofilo

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La Corte d’Appello di Catanzaro ha confermato la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione per l’ex parroco di Zungri don Felice La Rosa. Le indagini hanno disvelato un giro di prostituzione minorile in cui sarebbero stati coinvolti oltre all’ex parroco anche altre persone.

Secondo forze dell’ordine e magistrati il 29enne bulgaro Miroslaev Iliev (condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione) sarebbe stato impegnato ad adescare ragazzi al di sotto dei 18 anni da avviare alla prostituzione, mentre l’ex parroco e un pensionato di Zungri Francesco Pugliese di 65 anni (condannato 2 anni e 8 mesi di reclusione) avrebbero intrattenuto rapporti sessuali a pagamento con i minorenni. E’ stato accertato infatti che il pensionato e don La Rosa davano i soldi al bulgaro in cambio delle prestazioni sessuali dei ragazzi.

I tre sono stati condannati dal presidente della Corte d’Appello di Catanzaro Giancarlo Bianchi per “corruzione di minore aggravata e prostituzione minorile”. Grazie alle perquisizioni sono state ritrovate decine e decine di immagini sul cellulare di don La Rosa che ritraevano bambini costretti ad avere rapporti omosessuali. Il giro di prostituzione si estendeva da Zungri a Mileto, da Briatico a Vibo. Al bulgaro venivano consegnate 50 euro per ogni amplesso sessuale, di cui 30 da dare alla vittima dell’abuso. Le indagini sono partite dopol’omicidio di Francesco Fiorillo barista di Piscopio, ucciso a colpi di pistola nel dicembre del 2015.

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